José Mourinho, allenatore, comunicatore e… showman. Lo special One si è reso protagonista dell’ennesimo gesto sopra le righe.
A pochi minuti dalla fine della partita con il Monza, sbloccata con un gol a ridosso del fischio finale, l’allenatore della Roma ha prima mimato il “Bla bla bla” con la mano e poi ha simulato di asciugarsi una lacrima rivolgendosi alla panchina della squadra brianzola. Ogni riferimento alle proteste dei biancorossi non è sembrato casuale e neanche, evidentemente, ad Ayroldi, che gli ha sventolato il rosso. Un’espulsione che impedirà al tecnico di Setubal di essere a San Siro nella sfida contro l’Inter della prossima settimana. Non è comunque la prima volta che José Mourinho si lascia andare a gesti plateali.
La presenza di Mourinho raramente passa inosservata. In Italia, uno dei primi gesti clamorosi risale ai tempi dell’Inter ed è stato rivolto all’arbitro Tagliavento che, espulsi nel primo tempo Samuel e Cordoba, aveva lasciato in nove i nerazzurri contro la Samp. Celeberrima la protesta del tecnico che incrocia le braccia e mima le manette. Fra l’altro l’arbitro non se ne accorse, perché impegnato a seguire il gioco. Anche il ritorno in Italia, da allenatore dello United, non passa sottotraccia, soprattutto perché i Red Devils di Mourinho affrontano la Juventus, acerrima rivale. Il tecnico portoghese viola lo Stadium e al termine del match, sommerso dai fischi, si porta la mano alle orecchie. Una vera e propria provocazione. Interverranno anche Bonucci e altri calciatori per raffreddare animi sempre più caldi. L’ultima protesta clamorosa risale a un Roma – Hellas Verona. Mourinho, per niente soddisfatto della gestione di gara del direttore di gara, mima il gesto del telefono a Luca Pairetto. Un gesto interpretato da molti come un riferimento Pierluigi Pairetto, coinvolto in calciopoli.
Mourinho è stato protagonista anche di diverse risse verbali con i direttori di gara: particolarmente cruenta quella con l’arbitro Marco Serra, che in occasione di un Roma – Cremonese ricopre il ruolo di quarto uomo. I due dibattono anche vivacemente e Mourinho sostiene di essere stato offeso. La discussione si conclude addirittura in procura FIGC dove assume pieghe inaspettate. La Federcalcio boccia il ricorso dell’allenatore contro la squalifica ma la carriera di Serra si chiude al termine della scorsa stagione quando viene dimesso dalla Serie A per “motivate valutazioni tecniche” per poi essere inserito nella lista a disposizione della Lega A e B come Video Assistant Referee VAR e AVAR.
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