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Mourinho e la sua Roma da record: nessuno come i giallorossi…

Cuore e batticuore. La Roma di Mourinho non finisce mai ed è spesso protagonista di finali di gara riservati solo a coronarie a prova di stress. Contro il Lecce, l’ultimo capolavoro: il risultato era di 0-1 poco prima del recupero. In cinque minuti, grazie alle reti di Azmoun e di Lukaku, è stata capovolta la storia della partita. Clamoroso? Assolutamente no. Non è una novità, anzi: sin dal primo anno della esperienza del tecnico portoghese sulla panchina giallorossa, la Roma ha mostrato una tendenza a non mollare mai sino al fischio finale. E ha maturato la capacità di recuperare partite che sembravano segnate nei minuti finali. Gli ultimi due successi casalinghi (maturati in pieno recupero contro Monza e Lecce) sono le ultime perle di un lungo corollario.

Il primo anno di Mourinho: la panchina numero 1000

Mourinho Lecce
Immagine | Ansa

La prima avvisaglia di una Roma capace di tutto e del contrario di tutto arriva in coincidenza della panchina numero 1000 dello Special One. La Roma affronta il Sassuolo e pareggia 1-1 sino al 91’ quando una invenzione di El Shaarawy permette a Mourinho di festeggiare nel migliore dei modi la storica ricorrenza.  E non è stata l’unica occasione. In campionato, la Roma è specialista nell’acciuffare i risultati per i capelli. Accade in altre cinque occasioni in campionato e in una, importantissima, in Conference League: al 90’ della sfida contro il Vitesse, una rete di Abraham evita ai giallorossi il pericolo dei supplementari e instrada i giallorossi verso la vittoriosa finale di Tirana.

Il secondo anno di Mourinho: le magie di Dybala

Anche nella stagione 2022 – 2023 la Roma rinnova la sua capacità di non mollare mai la partita sino all’ultimo secondo. Ne fa le spese, prima di tutte, l’Hellas Verona che crolla sotto i colpi di Volpato ed El Shaarawy in pieno recupero. Memorabile il pari strappato a San Siro con due gol fotocopia di Ibanez all’87’ e di Abraham al 93’ che strozzano la gioia in gola al Milan di Pioli. Grandi emozioni anche in Europa, nella sfida contro il Feyenoord a caccia di rivincite dopo la sconfitta in Conference League. Cambiano scenario e competizione ma non il risultato finale, sebbene gli olandesi accarezzino a lungo il sapore della vendetta sportiva. Dybala all’89’ segna la rete del momentaneo 2-1 che porta di peso la sfida ai supplementari. La Roma poi dilagherà chiudendo la sfida sul 4-1. In pieno recupero, arriva anche l’ultima vittoria della scorsa stagione agli sgoccioli della sfida contro lo Spezia. Ancora una volta la scintilla che accende la Roma è di Dybala: decisivo l’argentino al 91’.

 

 

 

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