Alle porte del gran finale della MotoGP di Valencia, e reduci da un podio tutto italiano in Qatar, ripercorriamo le triplette italiane nel corso della storia del moto mondiale
Il Gran Premio del Qatar ha premiato i piloti italiani, o forse i piloti italiani hanno premiato l’occasione del penultimo motomondiale della stagione!
Al primo posto, Fabio Di Giannantonio, pilota Ducati team Gresini, la Nuvola Rossa di Francesco Bagnaia al secondo posto, dalla Ducati factory, e la medaglia di bronzo è spettata a Luca Marini, pilota Ducati Mooney VR46. Una gara in notturna non priva di colpi di scena che ci accompagna verso l’ultimo, cruciale weekend della stagione MotoGP, che vedrà i nostri centauri correre a Valencia per il gran finale.
E non è la prima volta che il tricolore fa tripletta e tinge completamente il podio di verde, bianco e rosso!
Quella registrata domenica scorsa è stata la prima vittoria in MotoGP di Fabio Di Giannantonio, la quarta in carriera. Ha coinciso anche con il secondo podio in top class di Luca Marini e con il 57esimo in carriera di Pecco Bagnaia, sempre più vicino alla soglia elitaria dei sessanta.
La gara inoltre ha visto uno sfortunatissimo Martinator, Jorge Martin, pilota Ducati Pramak, arrivare solamente al decimo posto a causa di problemi alle gomme, di cui si addita, non senza molte lamentele e problematicità, la fornitura di Michelin. Non è la prima volta, negli ultimi anni – vedi la caduta di Bagnaia nel Gran premio della Catalunya – in cui gli pneumatici causano problemi che sarebbero potuti sfociare in tragedie.
“Una vergogna che il Mondiale si decida così”, ha confessato incredulo e infastidito il pilota spagnolo Martin.
Non è la prima volta che il triplice tricolore sventola sul circuito del Qatar, in top class.
L’ultimo precedente – che in molti domenica hanno ricordato – risale infatti a 8 anni fa, quando nel 2015, in occasione della gara inaugurale della stagione i protagonisti furono Valentino Rossi in sella alla Yamaha e le due Ducati di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone.
Parliamo di un periodo in cui ancora il GP del Qatar apriva la stagione. Ripercorriamo insieme la tripletta italiana.
Per esperti e appassionati, l’edizione 2015 del GP del Qatar entra di diritto tra le gare più belle della storia recente della MotoGP: un duello all’ultima sgassata tra il talento e la fantasia di Valentino Rossi, la tecnica e la solidità di Andrea Dovizioso e l’esuberanza di Andrea Iannone.
Per la prima volta dopo anni bui e avari dal punto di vista dei risultati, sotto i riflettori di Losail, la casa produttrice di Borgo Panigale si mise in luce come possibile contendente al titolo.
Sia Iannone che Dovizioso dimostrarono le grandi prestazioni della moto ideata da Gigi Dall’Igna, mettendo in mostra una corsa risoltasi solamente all’ultima giro, quando Rossi trionfò in modalità epiche per soli 174 millesimi.
Otto anni dopo la rossa di Borgo Panigale, non solo è l’assoluta protagonista della categoria, ma può anche festeggiare il sedicesimo successo in diciannove gare fin qui disputate.
Solo in tre gare la Ducati non ha raggiunto il gradito più alto del podio insieme al piloti vincitori che l’hanno sapientemente cavalcata.
Un’altra statistica che va a impreziosire la storia della moto italiana? Tutti i piloti Ducati quest’anno hanno vinto almeno una volta tra Sprint e gara lunga, a parte Luca Marini.
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