Marc Marquez scende dalla Honda. Per gli appassionati di Moto GP sarà sicuramente strano vedere Marc Márquez vestito con una tuta diversa e soprattutto alla guida di una moto diversa dall’HRC. Tuttavia, secondo quanto riportato dalla Spagna, sono almeno due le ragioni che hanno spinto il sei volte campione e del mondo a cambiare team.
Un amore finito, senza rimpianti né rimorsi
Marquez lascerà quella è che la sua casa nella MotoGP: in Honda, sei Campionati del Mondo, 59 vittorie, 101 podi e 64 pole position. Una scelta ponderata, dettata dalla voglia di tornare a vincere e divertirsi alla guida di una moto. Esperienze dimenticate, complice una moto spesso ingovernabile e che soprattutto dà pochi segnali di miglioramento in un futuro prossimo. Marc ha provato il modello 2024, prima di prendere la decisione che, per sua stessa ammissione, è stata la scelta sportiva più difficile della sua vita. La parola fine era da tempo nell’aria. Dopo il 2020, Marquez, a un passo dal raggiungere i sette mondiali vinti da Valentino Rossi, ha perso il sorriso: il gravissimo infortunio a Jerez lo ha condizionato per diversi anni. Poi, quando ha ritrovato la forma fisica, ha perso feeling e fiducia con la moto e la sua squadra. E così, un legame che sembrava inscindibile si è concluso un anno prima del tempo, senza rimpianti né rimorsi da ambo le parti.
Prospettive: in coppia con Alex e poi…
Nel paddock, in queste settimane, si sfogliano le margherite. Resta da capire chi vincerà il titolo mondiale, questione fra la moto “titolare” di Francesco Bagnaia e la Pramac di Jorge Martin. E poi quando Marquez salirà in sella alla sua prossima moto. L’approdo al team non è stato ancora ufficializzato, ma tutto lascia credere che lo spagnolo firmerà per il team Gresini e correrà con il fratello Alex. Non è da escludere che per vedere lo spagnolo in sella a una moto di Borgo Panigale non servirà attendere il 2024, ma sarà sufficiente aspettare la fine del mondiale. Specificatamente, il primo appuntamento potrebbe consumarsi nei test di Valencia. In questo senso, spetta alla Honda decidere. La casa giapponese ha già accettato di lasciare andare il centauro prima della scadenza naturale del contratto ma non è escluso che possa anche, se non altro per riconoscenza e come “risarcimento” per tre anni vissuti fra mille difficoltà, acconsentire a lasciagli provare la nuova moto prima del 2024. In ogni caso, il futuro è scritto in Ducati, prima nella “clienti” con la Gresini. Ma chi sa se l’esperienza non possa fungere da nuovo trampolino di lancio per il futuro.