Jorge Martin schiuma rabbia. Il centauro spagnolo vicecampione non ha ottenuto i riscontri sperati in alcuni test precampionato per prepararsi all’inizio della stagione. Lo spagnolo si è classificato solo settimo nell’ultima giornata di test, martedì scorso in Qatar, sul circuito di Losail, dove il 10 marzo ripartirà il Campionato del Mondo MotoGP.
Non è andata benissimo, per Martin. Una caduta che lo lascia con l’amaro in bocca e diversi dubbi per l’inizio di stagione: “Quando ho montato l’ultima gomma, per provare ad attaccare il cronometro, ho iniziato ad avere problemi. La moto vibra parecchio, non sappiamo bene il perché né abbiamo ancora la soluzione”. L’unica certezza è che più di qualcosa non abbia rispettato le aspettative dello spagnolo. Martin non le ha mandate a dire e le sue parole non lasciano spazio alle interpretazioni. “Non riesco a guidare comodamente, soprattutto in accelerazione. La simulazione è un disastro. Ho provato a resistere, ma il ritmo è scadente, molto lontano dai tempi di Pecco Bagnaia”. L’obiettivo più realistico è cercare di capire cosa lo tiene lontano dal suo grande rivale Bagnaia e da Marc Márquez.
A due settimane dall’inizio della stagione, Jorge Martín ha molti più dubbi che certezze anche sulla tenuta in gara: “Probabilmente la gomma si usurerà presto a causa del chattering”. Il riferimento è al saltellamento riscontrato in accelerazione che compromette l’aderenza degli pneumatici generando difficoltà di controllo. Spesso i test non sono mai decisivi né mostrano realmente i valori in pista, ma è altrettanto innegabile che servono soprattutto per far emergere i difetti. Quanto basta per alimentare sfiducia: “Al momento non funziona nulla, quindi speriamo di fare un piccolo passo verso la gara. Ho confrontato i dati con gli altri piloti, quindi spero che sia qualcosa con il forcellone, il telaio o qualche parte che non funziona bene. Sono abbastanza certo che risolto il problema avrò un ottimo ritmo anche con gomma molto usata, quindi spero presto in una soluzione. Voglio essere immediatamente competitivo per il titolo”.
“Spero di essere più costante, sin da inizio anno, anche perché, se la trovo, posso essere uno dei favoriti “. Martin si gioca la Ducati. Comprensibile, dunque, la sua smania. Il pilota del team satellite di Borgo Panigale vuole confermare i progressi dello scorso anno, quando nella parte finale della stagione è stato a lungo il miglior pilota del lotto nonché il più veloce. Ripetersi significa ambire alla Ducati ufficiale, in un anno in cui il mercato è partito ancor prima del mondiale.
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