Gp del Qatar penultimo appuntamento del Mondiale che potrebbe celebrare il titolo di Francesco Bagnaia o, più probabilmente, rimandare il tutto all’ultima corsa in programma a Valencia, casa di Martin. Abbastanza per rendere la tappa nel deserto un crocevia importantissimo di questo appassionante finale di stagione.
Tutto lasciava credere che Bagnaia avrebbe dovuto vivere un weekend assai complicato in Malesia, invece è tornato dalla trasferta con un duello finito praticamente alla pari. A questo punto il campione in carica deve difendere 14 punti. Ce ne sono in palio altri 74. Quanto basta per fare i conti, o forse è meglio di no. È vero che Bagnaia potrebbe in teoria confermarsi campione in Qatar, ma è altrettanto innegabile quanto sia complicato riuscirci. Meglio non affidarsi all’aritmetica e ai calcoli in posta, anche perché il rischio è veramente alto.
E poi Bagnaia, abile come pochi nella lettura delle gare, è nella situazione ideale: non deve attaccare, ma gestire, spingendo magari Martin a rischiare sino al limite dell’errore. Losail non è un circuito che ha storicamente sorriso all’italiano, ma neanche lo spagnolo ha mai brillato a queste latitudini. Dunque l’obiettivo più realistico è mantenere il vantaggio. Se poi riuscirà anche ad allargare la forbice, tanto meglio. Di certo, sarebbe il caso di evitare di arrivare a Valencia, ultima tappa del Mondiale, in un clima da Corrida.
Quello che ci si aspetta è che il titolo venga deciso nell’ultimo fine settimana della stagione, con il circuito di Ricardo Tormo gremito, perché Martín ha un obiettivo prioritario per questo GP del Qatar: attaccare la leadership di Bagnaia senza strafare. Il madrileno aveva già detto prima di salire in sella alla sua Ducati a Sepang che l’ideale era togliere punti al rivale. Gli era riuscito sabato con due punti che poi ha perso domenica, perché il pilota italiano poi ne ha fatti tre. Rosicchiare altri non sarà un compito facile, perché in primis Martin dovrebbe firmare un’altra doppietta e poi vedere dove finirà Bagnaia.
Se finisse secondo in entrambe le prove, rosicchierebbe 8 punti. Sicuramente è qualcosa per cui firmerebbe in questo momento, perché questo risultato lo porterebbe a- 6 punti di distanza, il che significherebbe avere il destino nelle proprie mani nell’ultima tappa. E a quel punto potrebbe puntare sull’appoggio del pubblico spagnolo che ha già dimostrato in più occasioni quanto sa essere in grado di rendere la vita difficile agli avversari dei piloti portabandiera.
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