Una vittoria senza vincere. Bagnaia ha chiuso al terzo posto il GP della Malesia di Moto GP ma davanti al suo rivale per la corsa al titolo mondiale, Jorge Martin. Lo spagnolo, così, ha, con una gara in meno, tre punti in più da recuperare. È a -14 in classifica con due gare da disputare e 77 punti in palio. Quanto basta a Bagnaia per laurearsi Campione del Mondo con una gara di anticipo o… per decidere tutto a tavolino. Due ipotesi entrambe in piedi in vista di Valencia.
“Nuvola Rossa” ha la possibilità di bissare il titolo mondiale conquistato lo scorso anno a Valencia con un Gp di anticipo. Per riuscirci, deve conquistare 23 punti fra Sprint Race e Gran Premio. Questo gli permetterebbe di allungare a +37 in classifica e diventare irraggiungibile. Nello sport tutto è possibile anche se, statisticamente, appare poco probabile. Analizzando il rendimento di questa stagione, Bagnaia è riuscito solo in un’occasione (in Portogallo) a guadagnare più di 23 punti su Martin. È accaduto in Portogallo. In compenso, è stato più spesso rimontato: ne ha persi 25 in Francia e 23 in India. In questo contesto va ad aggiungersi però la variante Bastianelli, tornato alla vittoria dopo un anno e “alleato” inaspettato di Bagnaia. Martinator ha infatti un avversario in più, in grado, eccome, di rosicchiare punti all’uno e all’altro contendente. Fattore che favorisce comunque Bagnaia, forte del vantaggio già accumulato.
Esiste però anche un’altra ipotesi, assolutamente da tenere in considerazione: il mondiale, in una lotta così serrata, potrebbe anche decidersi a… tavolino. Sepang, oltre al podio, ha lasciato in eredità a Bagnaia anche un “warning”, ovvero una ammonizione, per aver utilizzato una gomma anteriore con una pressione inferiore a quanto imposto dalla Michelin per un arco di tempo superiore al 50% della gara. Ammonito con diffida, dunque, alla pari di Jorge Martin che ha ricevuto lo stesso “trattamento” la scorsa settimana. Dunque, se Bagnaia o Martin dovessero ritrovarsi nelle medesime condizioni che hanno generato il “warning” (anche solo una volta sola nei due prossimi appuntamenti) scatterebbe una penalità di tre secondi, “quota” destinata ad aggiungersi al tempo finale in gara e dunque, potenzialmente in grado di generare un ribaltamento in classifica e, di conseguenza, nell’assegnazione del punteggio. Arrivare a decretare il Campione del Mondo dopo il controllo gara sarebbe una soluzione poco sportiva, ma i due rivali sono perfettamente a conoscenza dei rischi a cui vanno incontro.
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