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Mostra imperdibile per gli appassionati di rugby al Juventus Museum

L’Allianz Stadium di Torino ha aperto le sue porte a un evento straordinario che va oltre il calcio, abbracciando il mondo del rugby con una mostra unica nel suo genere. “The Heart of Rugby”, inaugurata nei prestigiosi spazi espositivi dello Juventus Museum, celebra uno degli incontri più attesi: la sfida tra Italia e All Blacks in programma il 23 novembre. Questa esposizione non è solo un omaggio al rugby, ma anche un segno di apertura dello Juventus Museum verso discipline sportive diverse, unendo storie e cimeli che raccontano la passione e la grandezza dello sport in tutte le sue forme.

La mostra rappresenta una collaborazione eccezionale tra la Juventus, la Federazione Italiana Rugby e la Fondazione Il Museo del Rugby, Fango e Sudore di Artena. È curata da Corrado Mattoccia, noto per la sua dedizione nel collezionare e preservare cimeli autentici del rugby. Ogni pezzo esposto è originale, indossato e toccato dai protagonisti stessi del gioco, in un viaggio tra storia e leggenda che non conosce repliche. Tra i tesori in mostra spiccano le maglie di David Kirk e Richie McCaw, rispettivamente primo e ultimo capitano a sollevare le Coppe del Mondo vinte dagli All Blacks. Queste maglie raccontano storie di incontri epici, come quello del 1987 in Nuova Zelanda, e sono simboli di una tradizione sportiva che va oltre il campo di gioco.

Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, ha espresso il suo entusiasmo per l’esposizione, sottolineando come essa rappresenti un livello di eccellenza difficilmente eguagliabile. Nonostante il calcio e il rugby siano spesso visti come mondi separati, entrambi i musei condividono una filosofia comune: celebrare la storia e i campioni che hanno lasciato un segno indelebile nello sport. Gli All Blacks, con la loro tradizione e il loro carisma, sono divenuti un’icona non solo per il rugby, ma per lo sport in generale.

Durante l’organizzazione della mostra, Mattoccia ha rivelato alcuni dettagli curiosi che hanno caratterizzato la collaborazione con lo Juventus Museum. Fin dalle prime riunioni, la precisione e l’attenzione per i dettagli sono state evidenti, con richieste specifiche riguardanti persino i colori dei gancetti per le cornici. Questo livello di cura riflette l’importanza attribuita all’evento e la volontà di rendere giustizia a una tradizione sportiva così prestigiosa.

Tra i pezzi che hanno destato maggiore meraviglia c’è la maglia dell’Italia indossata dall’astronauta Luca Parmitano nel 2013, quando dalla Stazione Spaziale Internazionale diede il calcio d’inizio virtuale di Italia-Australia. Un cimelio spaziale che arricchisce ulteriormente la collezione e ha suscitato l’interesse del presidente della Juventus, Gianluca Ferrero. Questi, inizialmente previsto per un breve saluto istituzionale, è rimasto affascinato dalle storie dietro ogni cimelio, dimostrando quanto lo sport possa unire e appassionare.

Il Museo del Rugby di Artena, situato nel seicentesco Palazzo Traietti, è un luogo che ha attirato appassionati da tutto il mondo, diventando una meta per chi ama la palla ovale. Qui, Mattoccia ha spesso ospitato cimeli di altri sport, e la sua intraprendenza fa pensare che potrebbe aver messo gli occhi su qualche prezioso oggetto dello Juventus Museum. La sua passione per il rugby e il suo rispetto per altre discipline sportive sottolineano un obiettivo comune: raccontare le storie di chi ha scritto la storia dello sport.

La mostra “The Heart of Rugby” non è solo un evento per gli appassionati della palla ovale, ma anche un ponte tra discipline sportive, storie e culture. È un’opportunità unica per esplorare la ricchezza e la diversità dello sport, celebrando i suoi eroi e le sue leggende in un contesto che va oltre le rivalità e le differenze. Questo evento rappresenta un passo significativo nella promozione dello sport come patrimonio culturale, unendo tradizioni e innovazioni sotto un unico tetto.

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