Morte di gregario coppi durante commemorazione del 65° anniversario della scomparsa del campione

Il 2 gennaio 2025, Castellania, un piccolo comune in provincia di Alessandria, ha vissuto un momento di profonda tristezza e incredulità. Pietro Moratto, un ciclista novantenne e storico gregario di Fausto Coppi, è venuto a mancare durante le celebrazioni in ricordo del grande campione, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del ciclismo italiano e mondiale. La cerimonia, organizzata per commemorare il 65° anniversario della scomparsa di Coppi, ha visto la partecipazione di numerosi appassionati e ciclisti, ma l’evento si è trasformato in una tragica circostanza con la morte di Moratto.

La carriera di Pietro Moratto

Nato a Tortona nel 1933, Moratto ha dedicato gran parte della sua vita al ciclismo, uno sport che ha rappresentato non solo una passione, ma anche un modo di vivere. Era noto per il suo spirito di sacrificio e la sua dedizione, qualità che lo hanno portato a diventare uno dei gregari più fidati di Coppi. Ha corso con Coppi nel 1953 e nel 1955, condividendo con lui momenti indimenticabili e contribuendo al suo successo nelle competizioni.

  1. 1953: Inizio della collaborazione con Coppi.
  2. 1955: Ulteriore partecipazione alle competizioni al fianco del grande campione.

La cerimonia e il tragico evento

La cerimonia in onore di Coppi era un evento che richiamava nostalgie e ricordi, un’occasione per celebrare non solo la carriera del Campionissimo, ma anche per riunire gli amici e i colleghi del mondo del ciclismo. Tuttavia, mentre la comunità si raccoglieva in memoria di Coppi, la salute di Moratto ha purtroppo cominciato a vacillare. Si è sentito male mentre si trovava nella piazza del Municipio, dove erano in corso le celebrazioni. Nonostante i tentativi di soccorso da parte dei presenti, che hanno prontamente contattato il 118 e hanno iniziato le manovre di rianimazione, per Moratto non c’è stato nulla da fare.

Purtroppo, gli sforzi non sono bastati a salvare la vita del ciclista, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo conosceva.

Un simbolo di un’epoca

Pietro Moratto non era solo un ex ciclista, ma un simbolo di un’epoca in cui il ciclismo era più di uno sport; era una forma d’arte, un modo di esprimere la propria identità e il proprio valore. Negli anni Cinquanta, quando il ciclismo italiano viveva uno dei suoi periodi d’oro, Moratto ha avuto l’onore di indossare la maglia della squadra ‘Pedale Tortonese’, che in seguito è diventata ‘Pedale Tortonese Fausto Coppi’.

Oltre ad essere un atleta di talento, Moratto era anche un uomo di grande carattere, amato e rispettato da tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo. La sua vita è stata un esempio di determinazione e passione, un faro di ispirazione per le nuove generazioni di ciclisti.

La scomparsa di Pietro Moratto segna una perdita non solo per la comunità ciclistica, ma anche per tutti coloro che credono nei valori dello sport, dell’amicizia e della solidarietà. La sua memoria vivrà nei racconti dei suoi ex compagni di squadra e in ogni corsa che celebrerà la grandezza di Fausto Coppi.

In questo triste giorno, Castellania ha perso non solo un ciclista, ma un pezzo della sua storia, un testimone di un’epoca dorata del ciclismo italiano. La cerimonia che avrebbe dovuto essere un momento di celebrazione si è trasformata in un’occasione di riflessione sulla fragilità della vita e sull’importanza di ricordare e onorare coloro che hanno contribuito a scrivere la storia dello sport.

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