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Monza si prepara a una sfida difficile contro il Venezia

Alessandro Nesta, l’allenatore del Monza, ha parlato con grande chiarezza durante la conferenza stampa che anticipa la sfida contro il Venezia. La partita, prevista per domenica alle 15 presso l’U-Power Stadium, si prospetta come un incontro molto impegnativo. Nesta ha riconosciuto la qualità della squadra avversaria, sottolineando come le squadre guidate da Eusebio Di Francesco abbiano una chiara identità di gioco. “Il Venezia è una squadra strutturata, giocano, perché le squadre di Eusebio Di Francesco giocano sempre”, ha affermato il tecnico, mettendo in evidenza la necessità per il Monza di essere perfetto sul campo.

L’importanza di questa partita è accentuata dal fatto che il Monza è fresco di una convincente vittoria per 3-0 contro il Verona, il primo successo stagionale. Questo trionfo ha dato una spinta significativa alla squadra, che ora è desiderosa di ottenere una vittoria anche davanti al proprio pubblico. Tuttavia, il compito non sarà facile, considerando alcuni problemi di infortuni che affliggono la squadra. Daniel Maldini è stato convocato, ma Nesta ha sottolineato che la decisione su come impiegarlo sarà presa all’ultimo momento. Al contrario, Roberto Gagliardini, Samuele Birindelli, Andrea Petagna e Stefano Sensi non saranno disponibili per la partita, a causa di vari infortuni.

La sfida contro il Venezia

La partita contro il Venezia rappresenta un’opportunità cruciale per il Monza di costruire una serie di risultati positivi, un aspetto che Nesta ha sottolineato con forza. “Sicuramente è una partita importantissima e fondamentale perché poi il calendario è quello”, ha spiegato il tecnico, riferendosi ai prossimi impegni contro squadre di alto livello come Atalanta, Milan e Lazio. Ottenere due vittorie consecutive sarebbe un impulso significativo per la squadra brianzola, consentendo loro di affrontare le sfide future con maggiore fiducia.

Il rapporto con Eusebio Di Francesco

Nesta ha anche parlato del suo rapporto con Eusebio Di Francesco, sottolineando la stima reciproca e la lunga conoscenza tra i due. Ha evidenziato come entrambi abbiano avuto la fortuna di essere allenati da Zdeněk Zeman, un maestro del calcio che ha influenzato profondamente il loro approccio tattico. “Di Francesco lo conosco da sempre ed è sempre stato un lavoratore”, ha dichiarato Nesta, ricordando le difficoltà che anche il suo collega ha dovuto affrontare in passato.

La forma di Dany Mota

Un altro tema caldo è la forma eccezionale mostrata da Dany Mota, che ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria contro il Verona, segnando una doppietta. Nesta ha elogiato il giocatore per la sua concretezza e la capacità di influire positivamente sul gioco della squadra. “Quest’anno è fondamentale che trovi più continuità”, ha affermato l’allenatore, sottolineando l’importanza di mantenere un alto livello di prestazioni in vista delle sfide future.

Il supporto di Adriano Galliani

Infine, Nesta ha espresso il suo apprezzamento per l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani. La fiducia mostrata da Galliani nei confronti di Nesta è stata un fattore importante nella gestione della squadra. “Lavorare con lui è un vantaggio: ha avuto la pazienza di aspettarci”, ha dichiarato Nesta, riconoscendo il supporto ricevuto. Tuttavia, ha anche ammesso che la pazienza di Galliani è legata al bene della squadra, sottolineando che se ci fosse stata la percezione di un pericolo imminente, Galliani non avrebbe esitato a prendere decisioni drastiche.

In sintesi, la partita contro il Venezia non è solo un importante banco di prova per il Monza, ma anche un’opportunità per dimostrare la crescita e la maturità della squadra sotto la guida di Nesta. Con una serie di sfide impegnative all’orizzonte, il Monza è determinato a dimostrare il proprio valore e a consolidare la propria posizione nel campionato. La sfida è grande, ma la determinazione non manca.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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