Nel 2030 il Mondiale torna in Spagna, dove l’Italia ha ricordi dolcissimi. Proprio da quelle parti arrivò il terzo mondiale. Forse il più bello, sicuramente il più indimenticabile, considerato il cammino e le premesse di una nazionale partita a fari spenti e capace di spazzare via lungo il cammino Argentina, Brasile, Polonia e Germania Ovest. Gli azzurri sperano di esserci. La Spagna, invece, ci sarà sicuramente. E nella Penisola Iberica e nel Marocco (il mondiale è congiunto fra Spagna, Portogallo e, appunto, Marocco) si inizia a far di conto. Specialmente a Madrid dove, secondo i primi studi settoriali, l’organizzazione dei Mondiali 2030 rappresenta una leva economica molto importante per la crescita e il futuro del Paese.
Il Governo in Spagna stima che il Mondiale 2023 genererà un reddito di più di 10.000 milioni di euro. Le previsioni sono state rese pubbliche nel Regio Decreto 1034/2022, del 20 dicembre 2022, che regolava la concessione diretta di un sussidio alla Reale Federcalcio spagnola per la preparazione e lo sviluppo della candidatura per la Coppa del Mondo FIFA 2030. L’Esecutivo stima un volume d’affari di 5.120 milioni di euro e 82.513 posti di lavoro a tempo pieno. A questa cifra bisogna aggiungere gli introiti che lasceranno i singoli visitatori dei Mondiali, che supereranno i 5,5 miliardi di euro. In Portogallo, senza tener conto nelle stime dell’impatto del turismo, si stima saranno creati 26.000 nuovi posti di lavoro.
A conti fatti, per ogni euro di spesa in investimenti e organizzazione per lo sviluppo dei Mondiali 2030, per la sola Spagna se ne genereranno 4,28 euro. Ma quanto costerà organizzare il torneo? Il Governo stima l’investimento necessario per organizzare i Mondiali del 2030 in circa 1.430 milioni di Euro o, se si preferisce, un miliardo e quattrocento milioni. L’importo totale sarebbe suddiviso in 750 milioni di euro per le infrastrutture e altri 680 milioni per le spese organizzative . Questo importo sarebbe solo un punto di partenza, perché il conto per lo svolgimento di questo tipo di eventi solitamente aumenta a causa della ristrutturazione o della costruzione delle sedi scelte.
Il Governo si aspetta che l’evento diventi un motore economico per il Paese e si concentra soprattutto sull’impatto che avrà sul settore del turismo. Nello specifico, considerando che un Mondiale non è un Olimpiade, dunque non si svolge in un’unica località sul territorio nazionale, l’evento diventa un volano per il brand nazionale e, di conseguenza, per i brand regionali. In questo senso, organizzare un mondiale è un elemento volto a valorizzare l’immagine della Spagna a livello internazionale. Non solo sport, dunque. Anzi. I Mondiali del 2030 si preannunciano come un incomparabile elemento di business. È il calcio moderno…
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