La maglia del Milan è… nerazzurra. Sta facendo parecchio discutere la divisa d’allenamento messa in vendita dal club rossonero sul suo store online.
Dopo la pausa delle nazionali sarà già tempo di derby. Milan e Inter si sfideranno a San Siro per la prima stracittadina dell’anno che non varrà soltanto la supremazia meneghina, ma anche quella in classifica. Dopo tre giornate, la Serie A vede, infatti, al comando le due milanesi a punteggio pieno. Il derby in programma sabato 16 settembre alle 18 sarà, comunque vada, storico. Mai le due compagini milenesi si erano affrontate da prime in classifica. A far parlare, però, in questi giorni che anticipano la stracittadina non è il campo, ma una maglietta.
Nei giorni scorsi sullo store online del Milan è, infatti, apparsa una maglia d’allenamento associata al terzo kit da gioco rossonero per la stagione 2023/2024. Si tratta, in realtà, di un kit completo, ma ad attirare l’attenzione dei tifosi sono state, appunto, una maglietta e una felpa. Il motivo? Sulla manica compare una striscia blu che, abbinata al nero che domina in gran parte della maglietta e delle felpa, rischia di diventare scomoda. Nerazzurra è, infatti, l’altra sponda di Milano e il dettaglio non può di certo passare inosservato.
A prendere subito posizione, attraverso le sue pagine social, è stata la Curva Sud, tempio del tifo organizzato rossonero. È stato diramato un comunicato molto chiaro che recita: “È ormai chiaro da tempo che alcune strategie di marketing siano spesso in contrapposizione con tradizione e storia del club, come ad esempio per ciò che riguarda i colori delle maglie da gioco ufficiali.
Riteniamo però che a tutto vi sia un limite! Produrre una divisa pre gara con un richiamo ai colori sociali delle m**de è un qualcosa di irrispettoso ed intollerabile. Ci aspettiamo che una Società tanto precisa e seria come la nostra, sensibile sulle tematiche che caratterizzano il mondo di oggi (vedi terza maglia), sia altrettanto attenta alla storia che ci contraddistingue, tramandando solo colori e simboli che da sempre contraddistinguono il nostro club. Siamo fiduciosi che chi di dovere sistemi tutto quanto prima e contestualmente invitiamo a non acquistare questo scempio!
ROSSONERI SIAMO NOI,
MILANO SIAMO NOI,
NOI SIAMO IL MILAN!“.
Parole nette quelle del tifo organizzato rossonero, che non sono di certo le prime che si sentono sul tema. Le società, ormai, devono per forza di cose prestare attenzione al marketing e, per questo motivo, sempre più spesso si avventurano su terreni “spinosi”, in cui la tradizione viene messa in discussione. Il caso del Milan è soltanto l’ultimo in ordine temporale, ma tutte o quasi le tifoserie hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni con situazioni simili e gaffe imperdonabili. Da che parte sta la verità? Difficile dirlo. Il mondo di evolve e deve fare i conti con necessità sempre nuove. Allo stesso tempo, il calcio, per ciò che rappresenta, non può non tenere conto di tradizioni e rivalità, che sono il sale dello sport, soprattutto in un Paese con un campanilismo così marcato come l’Italia.
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