La partita tra Milan e Napoli, terminata alle 22.40, ha lasciato un senso di frustrazione tra i tifosi rossoneri. Nonostante il dominio territoriale e un possesso palla del 61%, la squadra di Fonseca non è riuscita a concretizzare le molteplici occasioni create. A San Siro, per la prima volta in quasi un anno, il Milan non ha trovato la via del gol in campionato. Questo dato, da solo, evidenzia una serata difficile per l’attacco milanista.
L’analisi degli expected goals, al di sotto di quota 1, sottolinea ulteriormente la difficoltà della squadra nel finalizzare le azioni. Nonostante gli 11 tiri verso la porta avversaria, il Milan è mancato nell’ultimo passaggio e nella precisione sotto porta. Un problema che Morata, con la sua esperienza, ha cercato di spiegare parlando di una combinazione di sfortuna e mancanza di lucidità. “Con un po’ più di fortuna e lucidità avremmo fatto gol”, ha dichiarato, sottolineando però l’orgoglio per la prestazione complessiva della squadra.
La partita ha visto il Milan schierarsi con un baricentro altissimo, a quasi 59 metri dalla propria porta, sintomo di una squadra propositiva ma che ha faticato a sfondare il muro difensivo partenopeo. Morata, pur dotato di grande tecnica, si è spesso abbassato per partecipare alla costruzione del gioco, lasciando l’area di rigore senza un punto di riferimento fisso. Questo movimento, se da un lato ha contribuito a mantenere il possesso, dall’altro ha privato la squadra di una presenza incisiva in area.
Chukwueze, nonostante una prestazione positiva e caratterizzata da dribbling e accelerazioni, ha mostrato il suo limite nella mancanza di cinismo davanti alla porta. Okafor, che ha guadagnato apprezzamenti da Fonseca, ha sprecato la migliore occasione della serata con un tiro impreciso. Anche Loftus-Cheek, una volta considerato un talento travolgente, ha faticato a imporsi fisicamente e a incidere nella partita.
Fonseca, nel post-partita, ha espresso un certo ottimismo, dichiarando di non aver mai visto una squadra mettere in campo tanta qualità offensiva come il Milan quella sera. Tuttavia, il suo commento sembra eccessivo, considerando che altre squadre sono riuscite a essere più efficaci sotto porta. Meret, il portiere del Napoli, ha corso pochi rischi, a parte un tiro pericoloso di Leao.
La mancanza di efficacia offensiva del Milan può essere parzialmente spiegata dalle assenze di Theo Hernandez, Reijnders, Pulisic e Leao nel primo tempo. Questi quattro giocatori rappresentano il cuore creativo della squadra e la loro assenza ha lasciato un vuoto evidente. Fonseca spera che il loro ritorno possa risolvere i problemi offensivi. A Monza, infatti, è previsto il rientro di tre di questi giocatori, mentre su Leao rimane un alone di mistero.
Il Milan si trova così a riflettere su come migliorare la propria incisività in attacco. Se il dominio territoriale è stato evidente, è altrettanto chiaro che la squadra necessita di maggiore precisione e freddezza sotto porta. Il ritorno dei giocatori chiave a Monza potrebbe rappresentare la svolta necessaria per ritrovare il gol e, con esso, i risultati che i tifosi si aspettano. Nel frattempo, l’attesa per il ritorno di Leao continua a tenere banco, con la speranza che il suo apporto possa essere il tassello mancante per un Milan più efficace e vincente.
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