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Milan in Bilico: La Doppietta di Leao Non Salva dalla Rimonta di Zappa e Cagliari

Un sabato da incubo per il Milan

Il Milan ha vissuto un sabato da incubo a Cagliari, dove ha visto sfumare una vittoria che sembrava ormai in tasca, chiudendo la partita sul punteggio di 3-3. Un risultato che pesa come un macigno sulle ambizioni rossonere, soprattutto in un momento cruciale della stagione in cui la zona Champions League si allontana sempre di più. Nonostante la doppietta di Rafael Leao, che sembrava aver riportato il sorriso ai tifosi milanisti, la squadra di Stefano Pioli ha mostrato fragilità e un’incapacità di gestire il vantaggio, elementi che non possono appartenere a una formazione con aspirazioni da vertice.

Un avvio drammatico

L’incontro si è aperto in modo drammatico per il Milan, che dopo soli due minuti si è trovato già in svantaggio. Zortea ha infatti capitalizzato un corner battuto da Viola, sfruttando una sponda di Luperto per battere Maignan. Un avvio shock che ha messo subito in allerta i rossoneri, già reduci dall’entusiasmo per la vittoria sul Real Madrid e l’esordio del giovane Camarda.

La reazione del Milan

Nonostante il gol subito, il Milan ha trovato la forza di reagire. L’asse tra Reijnders e Leao ha iniziato a funzionare, con il centrocampista olandese che ha servito un pallonetto perfetto per il portoghese, il quale ha pareggiato i conti con un tocco morbido. Una bella azione che ha rimesso in carreggiata i rossoneri, ma la gioia è durata poco. Infatti, dopo il gol del pareggio, il Milan ha continuato a mostrare segni di vulnerabilità. La difesa, che doveva essere la forza della squadra, ha lasciato spazi e occasioni agli avversari.

Il raddoppio e la fragilità difensiva

Leao ha poi avuto l’opportunità di portare il Milan in vantaggio, e ci è riuscito, raddoppiando con una bella incursione centrale su assist di Fofana. Con il 2-1, l’ottimismo sembrava tornare tra i tifosi rossoneri, ma il Cagliari non si è dato per vinto. Nonostante i tentativi di Maignan di mantenere il vantaggio con interventi decisivi, come quello su Piccoli, la difesa milanista ha continuato a mostrare fragilità.

Un secondo tempo complicato

Il secondo tempo si è aperto con un’altra doccia fredda per il Milan: Zappa, ex Inter, ha trovato il gol del 2-2, approfittando di un errore della retroguardia rossonera. La situazione si è complicata ulteriormente per Pioli, costretto a effettuare cambi per riportare ordine in campo. Tuttavia, l’entrata in campo di Loftus-Cheek e Abraham non ha portato i risultati sperati. La squadra si è mostrata incapace di reagire e di gestire la pressione.

La resa finale

Il terzo gol del Cagliari è arrivato per merito di Zappa, che ha approfittato di un errore di Theo Hernandez, il quale ha sbagliato un passaggio all’indietro. Con il 3-2, il Milan sembrava definitivamente colpito e incapace di reagire. I cambi effettuati da Fonseca, che ha cercato di risvegliare la sua squadra, non hanno avuto l’effetto sperato.

Nonostante un finale di partita frenetico, dove il Milan ha provato a riprendere in mano le redini del gioco, la fatica si è fatta sentire e la mancanza di incisività è stata evidente. Il Cagliari ha continuato a difendersi con ordine e a colpire in contropiede, mentre il Milan si è dimostrato incapace di chiudere la partita e di mantenere il vantaggio.

Una lezione da apprendere

Questa partita è stata un duro colpo per il Milan, che si trova ora a dover riflettere sulle proprie debolezze. La fragilità difensiva e l’incapacità di gestire il vantaggio sono aspetti che devono essere affrontati con urgenza, se si desidera mantenere vive le speranze di Champions League. La festa dei sardi, che hanno festeggiato un punto prezioso, deve servire da lezione al Diavolo, che ora deve ripartire da questa battuta d’arresto per rimettere in carreggiata la propria stagione, affrontando i prossimi impegni con maggiore determinazione e solidità.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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