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Milan fuori dalla Champions dopo il pareggio con il Feyenoord - ©ANSA Photo
Il Milan ha ufficialmente detto addio alla Champions League, venendo eliminato ai playoff dal Feyenoord. Dopo la sconfitta per 1-0 nell’andata in Olanda, i rossoneri erano chiamati a una grande prestazione per ribaltare la situazione al ritorno, giocato mercoledì sera a San Siro. Tuttavia, il sogno europeo del Milan si è infranto contro una squadra olandese ben organizzata e determinata.
L’incontro è iniziato nel migliore dei modi per il Milan, che è riuscito a portarsi in vantaggio dopo soltanto un minuto di gioco grazie a un gol di Lucas Gimenez. Questo inizio scoppiettante ha caricato i tifosi rossoneri, che sognavano una rimonta. Tuttavia, la gioia per il gol iniziale si è rapidamente affievolita quando il Milan non è riuscito a capitalizzare il vantaggio e a trovare il secondo gol, fondamentale per qualificarsi.
nervosismo e imprecisione
Dopo il vantaggio iniziale, il Milan ha mostrato segni di nervosismo e imprecisione. Nonostante il predominio territoriale, la squadra di Stefano Pioli ha faticato a creare occasioni da gol concrete. La mancanza di lucidità in fase offensiva è stata evidente, con i giocatori che spesso non riuscivano a trovare il passaggio decisivo. Il Feyenoord, dal canto suo, ha mantenuto la calma e ha iniziato a prendere il controllo del match.
L’episodio chiave che ha cambiato le sorti della partita è arrivato al 56′ quando Theo Hernandez è stato espulso per doppia ammonizione. La sua assenza ha lasciato il Milan in dieci uomini e ha complicato ulteriormente la situazione. Con un uomo in meno, i rossoneri hanno dovuto riorganizzare le proprie linee, concedendo spazio agli avversari.
il pareggio del feyenoord
Il Feyenoord ha colto l’opportunità per aumentare la pressione e, al 28′ del secondo tempo, è riuscito a pareggiare i conti. Il gol del pareggio è arrivato con un colpo di testa di Santiago Carranza, che ha sfruttato una disattenzione della difesa milanista. L’atmosfera a San Siro è cambiata drasticamente; i tifosi, inizialmente entusiasti, hanno cominciato a temere il peggio.
Dopo il gol del Feyenoord, il Milan ha cercato di reagire, ma la manovra offensiva della squadra è apparsa confusa. I rossoneri non sono riusciti a creare occasioni pericolose, e il tempo scorreva inesorabile. La mancanza di incisività in attacco è stata accentuata dall’assenza di Hernandez, il quale era uno dei pochi giocatori in grado di accendere la luce sulla fascia sinistra.
la gestione del possesso
Il Feyenoord, approfittando della superiorità numerica, ha gestito il possesso palla e ha continuato a spingere in avanti. Le azioni dei giocatori olandesi sono state ben orchestrate, e il Milan ha faticato a contenere le folate offensive degli avversari. La squadra di Arne Slot ha dimostrato grande maturità e ha saputo mantenere la calma anche nei momenti di maggiore pressione.
I minuti finali del match sono stati caratterizzati da un assalto disperato del Milan, che ha cercato in tutti i modi di trovare il gol che avrebbe potuto riaprire la qualificazione. Tuttavia, le azioni si sono rivelate inefficaci. Anche i cambi effettuati da Pioli non hanno portato i risultati sperati, con i subentrati che non sono riusciti a cambiare il corso della partita.
Al fischio finale, il Feyenoord ha potuto esultare per la qualificazione agli ottavi di finale, mentre il Milan ha dovuto fare i conti con una stagione europea deludente. La squadra rossonera, che aveva puntato forte sulla Champions, si ritrova ora a dover riorganizzare le proprie strategie e concentrarsi sul campionato, dove è fondamentale recuperare terreno per mantenere vive le speranze di un buon piazzamento.
L’eliminazione dalla Champions League segna un momento critico per il Milan, che dovrà affrontare una serie di interrogativi sul futuro. La dirigenza e i tifosi si aspettano una reazione immediata da parte della squadra, che dovrà dimostrare di saper rialzarsi dopo questa delusione. La stagione è ancora lunga e il campionato può offrire altre opportunità, ma la pressione sarà alta e ogni errore potrebbe costare caro.
In questo contesto, la riflessione su come rinforzare la rosa e migliorare le prestazioni diventa cruciale. Con l’uscita dalla Champions, il Milan avrà tempo per concentrare le proprie forze e investire in modo strategico per tornare a competere ai massimi livelli sia in Italia che in Europa.