Il capo dell’area scout dei rossoneri è sempre a caccia di giovani talenti non eccessivamente costosi: c’è un nome nuovo
Dalla Francia alla Serbia passando per la Germania e l’Inghilterra, le aree di interesse del mercato rossonero spaziano lungo tutto il continente europeo. Il Ds Antonio D’Ottavio, colui che tecnicamente ha preso il posto di Frederic Massara dopo la rivoluzione dirigenziale avviata subito dopo la fine della scorsa stagione calcistica, è ben supportato dal capo osservatore dell’area scout.
Un personaggio spesso nell’ombra, poco incline a comparire davanti alle telecamere, ma che risulta essere il vero uomo mercato della società meneghina. Sempre impegnato a visionare, e successivamente segnalare, a chi di dovere gli innumerevoli calciatori seguiti nel suo infinito pellegrinaggio, Geoffrey Moncada è l’emblema della politica societaria del club rossonero. L’importanza del lavoro di scouting – quello che ha consentito di scovare giovani talenti ancora non troppo costosi e soprattutto con grandi margini di miglioramento – è esemplificato da colpi che rispondono ai nomi di Kalulu, Thiaw, Adli e chi più ne ha più ne metta.
Si deve a Moncada la scoperta di Matija Popovic, il talento serbo che il Milan aveva in pugno e che poi non è arrivato a Milano a causa di frizioni con l’entourage del ragazzo, che chiedeva delle commissioni inaccettabili per la società di Via Aldo Rossi. Sempre a Moncada bisogna riferirsi quando si parla di Assan Ouedraogo, il centrocampista 17enne dello Schalke 04 visionato più volte e successivamente seguito dai top club di mezza Europa.
Colpo dalla Premier, il Milan spinge per giugno
L’ex video-analyst non si è fatto mancare nemmeno più di un viaggio di lavoro in Inghilterra, dove la sua attenzione è stata catturata da un 21enne belga di origini irachene.
Le ultime indiscrezioni riferiscono infatti di un’ottima impressione che il capo scout ha avuto dal visionare le prestazioni di Ameen Al-Dakhil, difensore centrale belga classe 2002 militante in Premier League, nel Burnley.
Cresciuto prima nelle giovanili dell’Anderlecht, e successivamente in quelle dello Standard Liegi, il calciatore è arrivato in Inghilterra un anno esatto fa per la cifra di 5 milioni, ma il suo valore sta crescendo esponenzialmente. Centrale difensivo dotato di grande fisicità, il nativo di Baghdad sta ben figurando nella matricola britannica, pur nella difficile situazione di classifica occupata dal suo club, che è penultimo in Premier League.
Consapevole che in caso di retrocessione il Burnley dovrà privarsi dei suoi profili migliori, il Milan ha fiutato l’occasione: il club inglese chiede 15-20 milioni di euro, ma le pretese si abbasseranno in caso di discesa in Championship. Al-Dakhil potrebbe essere il primo colpo estivo del Diavolo, sempre più orientato ad una politica ‘verde’, fatta di colpi non troppo costosi ma la cui resa in campo spesso si avvicina a quella di giocatori già affermati.
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