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Calcio

Milan-Atalanta, il labiale choc: cosa è successo

La partita dei quarti di finale di Coppa Italia giocata a San Siro ha portato con se mille polemiche legate all’arbitraggio, ma a diventare virale è stato un video choc del labiale di Di Bello

La partita di Coppa Italia tra Milan e Atalanta a San Siro valevole per i quarti di finale della competizione ha generato una valanga di polemiche, focalizzando l’attenzione sulla direzione di gara dell’arbitro Di Bello. Le contestazioni non sono giunte solo da parte dei rispettivi allenatori, Pioli e Gasperini, ma si sono amplificate sui social network e la terna arbitrale è stata – suo malgrado – la principale protagonista.

Il labiale di San Siro che ha scatenato mille polemiche (ANSA) – Wigglesport.it

Nell’immediato dopo partita entrambi gli allenatori si sono detti profondamente delusi dalla direzione di gara. Pioli ha messo in dubbio il rigore concesso all’Atalanta, francamente dubbio, mentre Gasperini ha definito Di Bello come un arbitro con cui non si può neppure parlare.

Il giorno dopo a suscitare il clamore mediatico però è stato qualcos’altro, ovvero un video virale, catturato al termine della partita, dove sembrerebbe che Di Bello dica in modo provocatorio “Andate a casa” rivolgendosi ai calciatori del Milan che fino a pochi istanti prima lo avevano accerchiato coprendolo di proteste per i vari episodi dubbi del match. Questo labiale ha ovviamente suscitato indignazione tra i tifosi rossoneri. I commenti infuocati sui social network hanno condannato la presunta affermazione, definendola “vergognosa” e “scandalosa”.

Il labiale choc di San Siro: cosa è successo?

La verità però sembra essere un’altra ed è emersa poco dopo, gettando luce su un malinteso. Contrariamente alle aspettative, Di Bello non ha rivolto la frase ai giocatori del Milan, ma ai suoi assistenti, tra cui il quarto uomo, il Var e l’AVar collegati via radio. La sua dichiarazione effettiva è stata un innocuo e professionale “Grazie ragazzi!”. La reazione degli appassionati rossoneri è stata rapida e diffusa, alimentando un dibattito acceso sulla condotta degli arbitri nel calcio italiano.

Le polemiche infondate sull’arbitro Di Bello (ANSA) – Wigglesport.it

Sebbene la prestazione di Di Bello sia stata oggetto di critiche legittime per il suo rendimento mediocre durante la partita, l’accusa di aver pronunciato una frase incriminata si è rivelata ingiustificata. Questa vicenda mette in luce la delicatezza dell’interpretazione delle situazioni nel mondo del calcio, specialmente quando amplificate dai social media.

L’errore nel percepire il labiale di Di Bello ha evidenziato quanto le reazioni possano essere immediate e intense, spesso basate su frammenti di informazioni fuori contesto. La controversia sul presunto labiale dell’arbitro Di Bello rappresenta un episodio emblematico delle dinamiche e delle sfide del calcio moderno nell’era digitale, dove la comunicazione istantanea può amplificare malintesi e generare polemiche infondate.

Mario Pompa

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