Nel panorama del golf italiano, si intravede un futuro promettente con la possibilità di avere due giocatori in lizza sul prestigioso PGA Tour entro il 2025. Una delle personalità di spicco di questo movimento è Guido Migliozzi, che ha recentemente ottenuto un notevole piazzamento al Genesis Championship di Incheon, in Corea del Sud. Con una performance eccezionale nei due round conclusivi, Migliozzi ha scalato la classifica fino a raggiungere il quinto posto, chiudendo il torneo con un punteggio totale di 274 colpi (-14), frutto di giri da 72, 71, 66 e un impressionante 65 finale, tutto senza bogey e arricchito da sette birdie. Questo risultato lo ha proiettato dalla ventesima alla quattordicesima posizione nella “Race to Dubai”, il prestigioso ordine di merito del DP World Tour.
Il traguardo raggiunto da Migliozzi lo avvicina sensibilmente alla possibilità di ottenere una carta per competere sul PGA Tour il prossimo anno. Sul campo del Jack Nicklaus Golf Club, il vicentino ha dimostrato una tenacia e una capacità di concentrazione notevoli, superando il connazionale Francesco Laporta, che ha comunque concluso il torneo al sesto posto con un punteggio di 276 (-12). Laporta, anche lui protagonista di una stagione di alto livello, ha visto migliorare la sua posizione nell’ordine di merito, passando dal 24° al 60° posto.
Il torneo di Incheon ha visto il trionfo di Byeong-Hun An, che, in un avvincente derby sudcoreano, ha superato Tom Kim alla prima buca di spareggio grazie a un birdie decisivo. Entrambi avevano concluso le 72 buche regolamentari in parità, con un totale di 271 (-17), ma è stato An ad avere la meglio, sfruttando anche alcuni errori commessi dal suo avversario durante il play-off.
Per gli appassionati di golf italiani, le emozioni sono state contrastanti. Da un lato, la soddisfazione di vedere Migliozzi e Laporta avanzare nel circuito, dall’altro, la consapevolezza che altri talenti italiani dovranno affrontare le Qualifying School (QS) per mantenere il loro status nel DP World Tour. Tra questi, Filippo Celli, che ha chiuso il torneo al 34° posto con 282 colpi (-6), e Edoardo Molinari, che ha terminato al 54° posto con 287 colpi (-1). Anche Renato Paratore e Lorenzo Scalise, entrambi non qualificatisi per i round finali a Incheon, dovranno passare attraverso le QS per cercare di riconquistare un posto nel circuito per il 2025.
Ora, l’attenzione si sposta sull’Abu Dhabi HSBC Championship, in programma dal 7 al 10 novembre, con un montepremi di 9 milioni di dollari. Sarà un evento cruciale per i top 70 della Race to Dubai, con l’obiettivo di accedere al DP World Tour Championship, il gran finale della stagione che si terrà dal 14 al 17 novembre. Matteo Manassero sembra ormai prossimo a garantirsi un posto sul PGA Tour, un traguardo che anche Migliozzi spera di raggiungere. Laporta, dal canto suo, dovrà cercare di scalare ulteriori dieci posizioni per assicurarsi un biglietto per Dubai.
Queste sfide rappresentano un momento cruciale per l’Italgolf, che vede aprirsi prospettive sempre più interessanti a livello internazionale. La determinazione e il talento dei golfisti italiani stanno gradualmente costruendo una reputazione solida nel panorama mondiale, e il prossimo futuro potrebbe riservare soddisfazioni ancora maggiori. L’entusiasmo è palpabile e l’attenzione è tutta rivolta ai prossimi appuntamenti, che potrebbero segnare una svolta nella storia del golf italiano.
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