Mercedes, spunta una lettera anonima: “Stanno provando a sabotarlo”

Una lettera anonima crea un terremoto in casa Mercedes: ecco la risposta di Toto Wolff davanti il contenuto della lettera.

Non siamo estranei al mondo dei complotti. Ma non siamo estranei nemmeno alle lettere anonime e ai messaggi senza un interlocutore diretto, nascosto dietro un falso numero o un account inesistente. Insomma, ne abbiamo di leoni da tastiera che urlano al complotto e alla cospirazione. Spesso non si parla di niente di serio, anzi, di commenti e pensieri che cadono, passando attraverso gli ascoltatori. Ma con questa lettera l’opinione pubblica trema e lascia dietro di sé un mormorio di pensieri.

La lettera anonima: il complotto della Mercedes

Il cambio di Lewis Hamilton da Mercedes in Ferrari ha colpito tutti e i tanti tifosi della Formula 1. Una situazione che in pochissimi si aspettavano e che hanno lasciato sbocciare domande su domande fra il pubblico. Cosa ha spinto Hamilton a scegliere di abbandonare la scuderia in cui è stato per 12 anni? Ovviamente la risposta più sensata sembra essere la più tecnica: l’andamento evolutivo della scuderia Ferrari permette un futuro al pilota che manca in Mercedes, soprattutto parlando di spazi di manovra per il pilota. Un ragionamento logico che calma gli animi di molti, ma non di tutti.

In questo contesto il mormorio ha dato forma ad alcuni pensieri che, alla fine, sono confluiti in una lettera anonima consegnata di vari giornalisti di Formula 1. “Alcuni di noi sono scontenti del sabotaggio sistematico di Lewis e della sua macchina […] e delle ripercussioni collegate alla sua salute mentale. Lewis è tagliato fuori […]. Con l’eccezione Peter Bonnington (l’ingegnere di pista di Hamilton) e di quelli che amano Lewis, tutti gli altri sono su un sentiero pericoloso che potrebbe essere rischioso per la vita di Lewis, degli altri piloti e persino del pubblico. La strategia di montargli gomme fredde è una condanna a morte”

L’accusa contro la Mercedes: il sabotaggio del loro pilota

Le accuse sono importanti e proverebbero a rispondere alla domanda riguardo il cambio di scuderia svolto dal pilota inglese. Si parla non solo di sabotaggio sportivo, ma anche un pericolo sostanziale per la vita di Lewis come pilota e per la sua salute mentale. Il pilota inglese ha smentito tutto e ha spiegato il legame forte che si è costruito in questi anni di lavoro. Una dichiarazione che prova a calmare gli animi, anche se il fuoco viene riacceso da Toto Wolff che non vuole lasciare la lettera nel silenzio.

Ragionando sulla possibilità che questa lettera, visto il contenuto, sia scritta da persone all’interno della scuderia, il team principal si esprime così “Lewis fa parte della squadra da 12 anni. Abbiamo un’amicizia. Ci fidiamo l’uno dell’altro. Vogliamo finire alla grande. […] Per il titolo Costruttori bisogna far vincere entrambe le vetture. Quindi, a tutti questi fuori di testa dico: prendetevi uno psicologo. Non ho alcun rispetto per chi si nasconde: vieni fuori, accetteremo le critiche e discuteremo. Ma non nasconderti. […] Ci sono dei limiti a certe cose“. Parole molto pesanti che segnano una linea di demarcazione molto netta, slegando qualunque tipo di accusa dalla scuderia.