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Marina di Pisticci ospita la 30ª edizione delle Olimpiadi 50&Più

Una celebrazione dello sport e della vita: le Olimpiadi 50&Più a Marina di Pisticci

nel cuore pulsante della Basilicata

Nel cuore pulsante della Basilicata, precisamente a Marina di Pisticci, si è svolta la trentesima edizione delle Olimpiadi 50&Più, un evento che ha trasformato questa tranquilla località balneare in un vivace centro di attività sportive, culturali e di intrattenimento. Dal 15 al 22 settembre, oltre 600 atleti senior, provenienti da ogni angolo d’Italia, si sono dati appuntamento per celebrare lo sport e i valori che esso promuove: amicizia, condivisione e benessere.

competizioni e cultura

Quest’anno, la competizione ha visto sfidarsi partecipanti in tredici diverse discipline, che spaziavano dalle più tradizionali, come il nuoto e il tennis, a quelle meno convenzionali, come le freccette e il tiro con l’arco. L’evento non si è limitato solamente allo sport, ma ha offerto anche momenti di cultura e svago, come la presentazione del libro su Gigi Riva e le passeggiate in bicicletta con il campione Francesco Moser, arricchendo l’esperienza dei partecipanti e trasformando le Olimpiadi in un vero e proprio festival.

una cerimonia di apertura memorabile

La cerimonia di apertura è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Damilano, leggenda della marcia e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980. La sua partecipazione ha acceso non solo la fiamma olimpica ma anche l’entusiasmo dei partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di cimentarsi in gare accese e di celebrare insieme i risultati raggiunti, in un’atmosfera di gioiosa competizione.

risultati e prestazioni

La squadra di Lecce si è distinta particolarmente in questa edizione, conquistando il primo posto con un totale di 1.532 punti, seguita da Salerno e Vercelli. I leccesi hanno dominato anche il medagliere, portando a casa ben 45 medaglie, di cui 14 d’oro. Questi risultati non solo sottolineano l’eccellenza sportiva della squadra ma testimoniano anche la capacità di lavorare insieme e di superare le sfide collettive.

Non meno significativa è stata la performance individuale dei partecipanti. In campo femminile, Alessandra Graziuso, della provincia di Lecce, ha conquistato il titolo di campionessa delle Olimpiadi 50&Più con 96 punti. Tra gli uomini, Massimo Bernasconi di Bergamo si è aggiudicato il primo posto nella classifica assoluta con 100 punti, dimostrando notevoli abilità e determinazione.

un evento che unisce

Le Olimpiadi 50&Più non sono solo un’occasione per mettersi alla prova in diverse discipline sportive ma rappresentano anche un momento di incontro e di scambio tra persone che, nonostante l’età avanzata, continuano a dimostrare un impegno attivo nella vita sociale e sportiva. Sebastiano Casu, vicepresidente vicario nazionale, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo, che rafforzano i legami comunitari e promuovono i valori di inclusione e partecipazione.

conclusione

In definitiva, la trentesima edizione delle Olimpiadi 50&Più a Marina di Pisticci è stata un’espressione vibrante di vita, energia e passione. Gli atleti, con il loro entusiasmo e la loro tenacia, hanno dimostrato che lo sport può essere un potente veicolo di valori positivi e che l’età non è un limite al desiderio di competere e di vivere pienamente. Questo evento rimarrà impresso nella memoria dei partecipanti e degli spettatori, lasciando un segno indelebile nel tessuto sociale e culturale della comunità.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Lavorare alla Gazzetta dello Sport è stato come entrare in un paese delle meraviglie sportive. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,