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Marcell Jacobs nel mirino: indagini sul fratello di Filippo Tortu

Negli ultimi mesi, un caso di presunto spionaggio ha scosso il mondo dell’atletica italiana, coinvolgendo direttamente il campione olimpico Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri a Tokyo 2020. Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta condotta dalla procura di Milano, il fratello di Filippo Tortu, Giacomo Tortu, è stato indagato per il suo presunto coinvolgimento in attività di intercettazione illegale ai danni di Jacobs. Filippo Tortu, anch’egli velocista e parte della squadra che ha vinto l’oro nella staffetta 4×100 a Tokyo, si trova quindi al centro di una vicenda che ha dell’incredibile e solleva interrogativi su valori e comportamenti nel mondo dello sport.

Le indagini in corso

L’inchiesta è guidata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e dal ROS, coordinata dal pubblico ministero Francesco De Tommasi. Gli investigatori stanno esaminando un filone che coinvolge presunti dossieraggi e attività illecite legate all’agenzia di investigazione Equalize. Al centro di queste indagini c’è Carmine Gallo, un ex superpoliziotto, il quale avrebbe svolto un ruolo chiave nella raccolta di informazioni riservate.

Inoltre, la situazione si complica ulteriormente con un altro filone d’inchiesta che concerne accuse di violenza sessuale contro Leonardo Apache La Russa e un amico, emerse dopo la denuncia di una giovane di 22 anni. Le due inchieste, che sembrano procedere su binari paralleli, hanno visto l’acquisizione di testimonianze cruciali, tra cui quella di Samuele Calamucci, un hacker ed ex collaboratore di Gallo, attualmente agli arresti domiciliari.

Rivelazioni e collegamenti

Secondo quanto riportato, Calamucci avrebbe rivelato che il 19 maggio 2023, giorno in cui la ragazza ha denunciato di aver subito violenze nella casa di La Russa, avrebbe sentito Enrico Pazzali, presidente autosospesosi della Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, discutere di questa vicenda al telefono con una persona identificata come “Ignazio”, nome che potrebbe riferirsi al presidente del Senato. Questa connessione ha sollevato ulteriori interrogativi sulle relazioni tra i vari attori coinvolti e sulle dinamiche di potere in gioco.

Le indagini hanno messo in luce un contesto complesso e intricato, in cui il confine tra sport, politica e affari si fa sempre più labile. Le recenti dichiarazioni di Calamucci hanno spinto la procura a riesaminare i dati e le tempistiche delle intercettazioni, cercando di comprendere se vi siano state comunicazioni tra Pazzali e La Russa in relazione agli eventi del 19 maggio. Nonostante ciò, è emerso che non risultano contatti tra i due in quella data specifica.

Accuse e reazioni

Per quanto riguarda il caso di Marcell Jacobs, Giacomo Tortu è accusato di concorso in intercettazioni abusive. Le indagini rivelano che avrebbe commissionato a Gallo e al suo gruppo la raccolta di informazioni riservate riguardanti l’atleta, compresi i risultati di analisi del sangue e comunicazioni tra Jacobs, il suo allenatore e il nutrizionista. Questa situazione ha suscitato sconcerto tra gli addetti ai lavori e i tifosi, che hanno sempre visto in Jacobs un simbolo di lealtà e sportività, mai coinvolto in situazioni di doping.

La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha annunciato l’intenzione di richiedere alla procura milanese l’accesso agli atti per svolgere tutte le verifiche necessarie su quanto accaduto. Questo passaggio è fondamentale per garantire la trasparenza e la correttezza all’interno del mondo sportivo, soprattutto in un periodo in cui la reputazione degli atleti è messa a dura prova da accuse e scandali.

Mentre le indagini proseguono, i tifosi e gli appassionati di sport si chiedono come questo episodio influenzerà la carriera di Jacobs e della sua squadra. La pressione mediatica è palpabile, e la necessità di chiarire la verità diventa sempre più urgente. In un contesto in cui la fiducia nel sistema sportivo è già fragile, episodi come questi potrebbero avere ripercussioni durature sulla percezione pubblica e sulla credibilità degli atleti e delle federazioni.

La storia di Marcell Jacobs e delle indagini sul presunto spionaggio è destinata a rimanere al centro dell’attenzione nei prossimi mesi, mentre il mondo dell’atletica si trova a dover affrontare non solo la sfida di mantenere l’integrità sportiva, ma anche di ricostruire un’immagine positiva e affidabile per il futuro.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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