Nella calda estate romana, un giovane talento sta emergendo con forza all’interno delle giovanili della Roma: Mattia Mannini. Nato a Sarzana l’8 luglio 2006, il giorno precedente alla vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania, Mannini ha già percorso un cammino affascinante nel mondo del calcio, seguendo le orme del suo amico Niccolò Pisilli, che ha recentemente fatto il suo debutto in prima squadra. La storia di Mannini è quella di un ragazzo che, nonostante non sia romano di nascita, è diventato un fervente sostenitore della Roma e sta iniziando a lasciare il segno.
Un mese da record con l’Under 19
Il giovane esterno destro ha vissuto un mese straordinario. Con la maglia dell’Under 19, Mannini ha giocato un ruolo cruciale nelle qualificazioni agli Europei di categoria, segnando il primo gol in una vittoria per 3-0 contro il Montenegro. Non si è fermato qui: ha realizzato una doppietta e fornito un assist nella medesima misura contro la Bosnia, dimostrando di avere un impatto immediato e decisivo. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, tanto che il quotidiano britannico The Guardian lo ha inserito tra i 60 migliori talenti classe 2006 a livello mondiale.
Versatilità e valore nella Primavera
Mattia Mannini non è solo un fenomeno delle giovanili. Anche con la squadra Primavera della Roma, ha mostrato il suo valore. Dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per un mese e mezzo, è tornato in grande stile, collezionando:
- Due gol
- Tre assist
in sole sette partite, contribuendo in modo significativo nel derby. La sua versatilità, che gli consente di giocare come mezzala o trequartista, è una delle caratteristiche più apprezzate dai tecnici.
Un ambiente familiare stimolante
Figlio d’arte, Mannini ha ereditato la passione per il calcio dal padre Omar, ex calciatore che ha mosso i primi passi nelle giovanili della Sarzanese. Omar ha avuto una carriera che lo ha portato a girare l’Italia tra i campionati di Serie C e D, prima di intraprendere la carriera di allenatore. Anche la madre, Sara, è una grande appassionata di calcio, creando così un ambiente familiare in cui il talento di Mattia ha potuto fiorire. Crescendo in un contesto così ricco di stimoli, il giovane calciatore ha sempre mantenuto un equilibrio tra sport e studi, guadagnandosi la reputazione di un ragazzo maturo e responsabile.
L’arrivo a Trigoria e il debutto in prima squadra
L’arrivo a Trigoria è stato un passo fondamentale nella sua carriera. A soli 14 anni e mezzo, ha ricevuto la chiamata di Bruno Conti, un guru del settore giovanile romanista. Insieme all’amico di sempre Plaia, Mattia si è trasferito a Roma, iniziando a giocare con l’Under 15 giallorossa. Nella stagione 2021-22, ha continuato a brillare con l’Under 17, accumulando esperienza e minutaggio.
La stagione successiva, 2022-23, ha visto Mannini continuare la sua ascesa, attirando l’attenzione di Roberto Mancini, che lo ha convocato per uno stage a Coverciano. Nonostante i successi con i coetanei, ha esordito in prima squadra sotto la guida di José Mourinho, diventando il tredicesimo giovane lanciato dallo Special One.
Il debutto in Europa League contro lo Sheriff è stato un momento emozionante, non solo per Mannini, ma anche per la sua famiglia. Tuttavia, il suo percorso non è stato privo di ostacoli. Con l’arrivo di nuovi allenatori come De Rossi e Juric, il giovane ha trovato meno spazio, ma ora si profila una nuova opportunità con Claudio Ranieri, un tecnico noto per la sua capacità di valorizzare i giovani talenti.
Con le sue prestazioni in costante crescita e un potenziale che sembra illimitato, Mannini è pronto a scrivere il suo capitolo nella storia della Roma, seguendo le orme di Pisilli e portando avanti la tradizione di grandi calciatori che hanno vestito la maglia giallorossa. La sua carriera è solo all’inizio, ma le promesse sono tante e il futuro sembra luminoso.