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Malagò: un pilastro insostituibile nello sci

Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), ha espresso parole di stima e ammirazione nei confronti di Giovanni Malagò, attuale presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), durante un incontro con i media presso l’Armani Teatro di Milano. Roda ha sottolineato come la figura di Malagò sia cruciale per il mondo sportivo italiano, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina previste per il 2026. Ha evidenziato che, al momento, non vede nessuno che possa sostituire Malagò con la stessa efficacia ed esperienza.

Il contributo di Malagò al successo del CONI

Giovanni Malagò, che ha guidato il CONI con successo dal 2013, ha consolidato la sua posizione grazie a una serie di risultati positivi e alla capacità di instaurare un dialogo costruttivo con atleti e federazioni. Questo gli ha permesso di costruire una rete di fiducia e collaborazione fondamentale per la gestione dello sport in Italia. La sua presidenza ha visto l’Italia ottenere ottimi risultati in molte discipline sportive, rafforzando la sua immagine sia a livello nazionale che internazionale.

La leadership di Malagò e le Olimpiadi di Milano-Cortina

Il mandato di Malagò scadrà nel 2025, ma Roda spera che non si arrivi a un cambio di leadership. “Sostituire Malagò oggi è impossibile”, ha dichiarato Roda, sottolineando non solo l’esperienza del presidente del CONI, ma anche le sue qualità umane e professionali. La sua capacità di creare legami forti con gli atleti è ritenuta determinante per il successo delle Olimpiadi casalinghe, un evento che rappresenta una grande opportunità per l’Italia di mettersi in mostra sulla scena sportiva mondiale.

Un progetto ambizioso per il futuro dello sport italiano

La candidatura di Milano-Cortina è stata un progetto ambizioso, e Malagò ha giocato un ruolo chiave nel portarlo avanti. Le Olimpiadi invernali del 2026 non sono solo una questione di sport, ma anche di sviluppo economico e turistico per l’intero paese. La gestione di un evento di tale portata richiede competenze organizzative eccezionali e una leadership forte, caratteristiche che molti attribuiscono a Malagò.

La fiducia in una leadership stabile

Roda ha anche precisato che la sua opinione non è dettata da interessi personali, ma dal desiderio di vedere una continuità nella guida del CONI che possa garantire il successo delle iniziative in corso. La fiducia in una leadership stabile è vista come un elemento chiave per mantenere l’armonia e l’efficacia all’interno delle strutture sportive italiane.

Un modello di governance per il futuro

La figura di Malagò è quindi centrale non solo per il presente, ma anche per il futuro dello sport italiano. La sua gestione ha saputo coinvolgere diverse generazioni di atleti, tecnici e dirigenti, creando un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo del talento sportivo. Il suo approccio si è sempre basato sulla valorizzazione delle risorse umane e sulla promozione di uno spirito di squadra, elementi che hanno contribuito a costruire una solida reputazione per il CONI.

Stabilità e innovazione nel contesto sportivo globale

In un contesto sportivo sempre più competitivo a livello globale, la leadership di Malagò è vista come un fattore di stabilità e innovazione. Il suo impegno nel promuovere l’etica sportiva e nel sostenere iniziative per il benessere degli atleti ha creato un modello di governance che molti auspicano possa continuare. La sfida delle Olimpiadi di Milano-Cortina rappresenta un banco di prova importante, e la presenza di un leader con la visione e l’esperienza di Malagò è ritenuta cruciale.

Conclusione

In conclusione, le parole di Roda riflettono un sentimento condiviso da molti nel panorama sportivo italiano: la necessità di una continuità nella leadership del CONI per affrontare al meglio le sfide future e continuare a promuovere l’eccellenza dello sport italiano nel mondo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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