La recente sfida tra Udinese e Venezia è stata un esempio perfetto di come il calcio possa riservare sorprese inaspettate. L’incontro, valido per il turno infrasettimanale, ha visto l’Udinese prendere rapidamente il controllo del match, solo per poi subire una rimonta impressionante da parte del Venezia. Questa è stata guidata da un indomito Pohjanpalo e dalla precisione di Nicolussi Caviglia.
L’Udinese, reduce da un periodo di risultati altalenanti, aveva bisogno di una vittoria per risollevare il morale e la classifica. Di Francesco, consapevole delle necessità della sua squadra, ha optato per un turnover strategico, inserendo Yeboah al posto di Oristanio e piazzando Iker Bravo al fianco di Lucca in attacco. D’altro canto, l’allenatore del Venezia, Runjaic, ha deciso di riproporre Giannetti e di affidarsi al talento di Bravo per supportare Lucca.
L’inizio del match ha visto l’Udinese imporsi immediatamente, conquistando il centrocampo e mettendo in difficoltà la difesa del Venezia. Al 19′, un’azione ben orchestrata dalle mezzali ha portato al primo gol: Payero ha strappato il pallone a Busio, ha lanciato Bravo, il cui controllo è stato imperfetto ma sufficiente per permettere a Lovric di intervenire e segnare con un tiro preciso. Pochi minuti dopo, al 25′, la squadra friulana ha raddoppiato con Bravo, che ha capitalizzato un rinvio di Stankovic deviato da Bijol, piazzando il pallone in rete dal limite dell’area.
Con il doppio svantaggio, il Venezia sembrava destinato a una serata difficile. Tuttavia, un calcio di rigore concesso al 40′ per un fallo su Pohjanpalo ha riacceso le speranze dei lagunari. Pohjanpalo, con freddezza, ha trasformato il rigore, portando le squadre all’intervallo sul 2-1. Il secondo tempo ha visto l’ingresso di Zampano e Oristanio per il Venezia, cambi che hanno portato nuova energia alla squadra. Oristanio, in particolare, si è subito fatto notare, creando occasioni pericolose e costringendo Tourè a un intervento falloso che ha portato alla sua espulsione.
Ridotta in dieci uomini, l’Udinese ha subito il pareggio del Venezia su punizione, con Nicolussi Caviglia che ha eseguito un tiro magistrale dal limite dell’area. Con l’uomo in più, il Venezia ha intensificato la pressione, mettendo in difficoltà la difesa friulana e costringendo il portiere Okoye a diversi interventi decisivi. Pohjanpalo ha continuato a essere una minaccia costante, sfiorando il vantaggio in più occasioni.
Di Francesco, nel tentativo di recuperare il controllo del match, ha effettuato cambi tattici, sostituendo Busio e Nicolussi con Andersen e Gytkjaer. Tuttavia, le sostituzioni non hanno impedito l’errore fatale di Kabasele, che ha toccato il pallone con la mano in area, regalando al Venezia un secondo rigore. Ancora una volta, Pohjanpalo non ha sbagliato, siglando il gol del definitivo 3-2 e regalando al Venezia una vittoria insperata.
Questa vittoria ha permesso al Venezia di scavalcare temporaneamente il Genoa in classifica, lasciando l’Udinese a riflettere su una partita che avrebbe potuto chiudere con un risultato totalmente diverso. L’espulsione di Tourè si è rivelata una svolta cruciale, cambiando le sorti di un incontro che sembrava già deciso.
Il calcio, con la sua natura imprevedibile, ci ha ricordato ancora una volta che nulla è scontato fino al fischio finale. L’Udinese avrà l’opportunità di riscattarsi nelle prossime partite, ma questa sconfitta rimarrà come una lezione su come anche il minimo errore possa avere conseguenze significative. Nel frattempo, il Venezia celebra una vittoria che potrebbe segnare un punto di svolta nella loro stagione.
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