Il linguaggio dello sport ha una capacità straordinaria di superare le barriere culturali, linguistiche e geografiche, unendo le persone e promuovendo valori fondamentali come il rispetto delle regole e dell’avversario, l’inclusione, l’integrazione e il fair play. Questi principi sono espressi con grande eloquenza nella prefazione di Carlo Ancelotti al libro Más allá de los límites. El deporte según el Papa Francisco, un’opera curata da Monsignor Dario Edoardo Viganò e dal giornalista Valerio Alessandro Cassetta. Questo volume, presentato a Madrid e presto disponibile in Italia, raccoglie in 176 pagine i discorsi del Papa sullo sport, esplorandone ogni aspetto.
Lo sport come mezzo educativo
Il libro si propone di mettere in luce come lo sport possa fungere da mezzo educativo, uno strumento per esprimere talento e per costruire comunità. Lo sport, nella visione del Santo Padre, è una fusione di passione e sacrificio, un gioco di squadra che richiede il rispetto delle regole e dell’avversario. È un veicolo per promuovere stili di vita sani e rappresenta un elemento di unione e diritto, accessibile a tutti senza distinzioni. Inoltre, lo sport è visto come un messaggero di pace, specialmente in occasione di grandi eventi e competizioni.
La dualità tra vittoria e sconfitta
Carlo Ancelotti, nella sua prefazione, riflette su una dichiarazione del Papa rilasciata nel gennaio 2021 al quotidiano La Gazzetta dello Sport, dove Francesco parla della dualità tra vittoria e sconfitta. Vincere e perdere sono due verbi che sembrano opporsi, ma entrambi contengono elementi preziosi per chi li vive. La vittoria, con il suo brivido indescrivibile, può portare alla tentazione dell’arroganza. La sconfitta, invece, offre un’opportunità di riflessione e crescita, spingendo a un esame di coscienza e all’analisi del lavoro svolto. Da queste riflessioni, spesso, nascono le più belle vittorie, poiché la consapevolezza degli errori passati accende la sete di riscatto.
Lo sport come dimensione spirituale
Il libro Más allá de los límites non si limita a descrivere lo sport come un semplice passatempo o una forma di intrattenimento, ma lo eleva a una dimensione quasi spirituale, dove l’incontro con l’altro diventa fondamentale. Il Papa sottolinea che lo sport ha il potere di avvicinare le persone, di farle dialogare e di abbattere pregiudizi. In un mondo spesso diviso da conflitti e tensioni, lo sport emerge come un linguaggio universale capace di costruire ponti.
Inclusione e integrazione attraverso lo sport
Un altro aspetto centrale del libro è l’idea che lo sport possa essere un veicolo di inclusione e integrazione. In un periodo storico in cui le migrazioni e le differenze culturali possono generare tensioni, lo sport offre un terreno comune dove le differenze si annullano e l’umanità si ritrova. Questo messaggio è particolarmente rilevante nella società odierna, dove l’inclusione è una sfida quotidiana.
Un’attività che arricchisce corpo e spirito
La visione del Papa sullo sport è quella di un’attività che non solo migliora il corpo, ma arricchisce anche lo spirito. È un invito a vivere lo sport con un senso di responsabilità e umanità, a guardare oltre la competizione per scoprire il vero valore della partecipazione. Lo sport, secondo Francesco, è un’opportunità per coltivare virtù come la disciplina, la perseveranza e l’umiltà, insegnamenti che possono essere applicati anche nella vita quotidiana.
Riflessioni sul ruolo dello sport nella società
In definitiva, il libro Más allá de los límites è un’opera che invita a riflettere sul ruolo dello sport nella società contemporanea, promuovendo un modello di sport che sia inclusivo, rispettoso e orientato alla pace. La prefazione di Ancelotti, con il suo richiamo alla saggezza delle parole del Papa, funge da introduzione a una lettura che si propone di ispirare e motivare non solo gli appassionati di sport, ma chiunque creda nel potere unificante di questo straordinario linguaggio universale.