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l’italia osserva il belgio: un passo verso i quarti di finale

L’Italia si appresta a scendere in campo per una delle partite più attese della Nations League, con l’obiettivo di conquistare un posto nei quarti di finale. La situazione attuale è chiara: un solo punto contro il Belgio, e gli azzurri possono considerarsi qualificati. Tuttavia, il Commissario Tecnico Luciano Spalletti ha chiarito che non è il momento di fare calcoli e previsioni. La sua intenzione è quella di chiudere l’anno in bellezza, con prestazioni all’altezza delle aspettative e della storia calcistica italiana.

La sfida contro il Belgio

La sfida di giovedì a Bruxelles si preannuncia complessa. Il Belgio, attualmente classificato tra le prime nazionali nel ranking FIFA, vanta una rosa ricca di talenti di livello mondiale. Giocatori come Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku sono solo alcuni dei nomi che possono fare la differenza in campo. Dall’altra parte, l’Italia, che ha vissuto un periodo di transizione dopo il fallimento agli Europei, ha trovato nuove certezze e la serenità necessaria per affrontare avversari di questo calibro.

La strategia di Spalletti

Spalletti ha scelto di continuare a utilizzare il modulo 3-5-2, che ha dimostrato di funzionare bene nelle partite precedenti della Nations League. Questa formazione ha già portato gli azzurri a ottenere tre vittorie e un pareggio, posizionandoli al vertice del loro girone, con un punto di vantaggio sulla Francia e un margine di sei punti sulla nazionale belga. La continuità nei risultati sarà fondamentale per mantenere alta la fiducia del gruppo, soprattutto in vista della partita di domenica contro la Francia, un altro avversario di grande caratura.

L’allenamento a Coverciano

L’allenamento a Coverciano, che si è svolto a porte chiuse, ha visto la presenza di tutti i giocatori, ad eccezione di Moise Kean, che ha svolto lavoro differenziato a causa di alcuni fastidi fisici. L’obiettivo è recuperarlo completamente per la sfida contro i transalpini. Nel frattempo, l’attacco azzurro sarà guidato da Mateo Retegui, attualmente capocannoniere della Serie A con undici gol, supportato dal giovane Giacomo Raspadori, che sta vivendo un momento di grazia.

La formazione dell’Italia

In difesa, Spalletti sembra aver già delineato la linea, con Gianluigi Donnarumma tra i pali, protetto da Giovanni Di Lorenzo, Alessandro Bastoni e il rientrante Buongiorno, che sostituirà l’infortunato Calafiori. A centrocampo, ci saranno Barella e Tonali, con Cambiaso e Dimarco a presidiare le fasce. La questione più delicata riguarda il regista: dopo l’infortunio di Samuele Ricci, Spalletti ha richiamato in Nazionale Manuel Locatelli, che non vestiva l’azzurro da nove mesi, e ha convocato per la prima volta Nicolò Rovella, giovane promessa del calcio italiano che sta brillando con la maglia della Lazio.

Opportunità per i giovani talenti

La sfida contro il Belgio non è solo un test di abilità tecnica e tattica, ma anche un’importante opportunità per i giovani talenti di mettersi in mostra. Il ct ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la concentrazione e di non abbassare la guardia, nonostante i recenti successi. La Nazionale ha bisogno di continuità, sia nelle prestazioni che nei risultati, per costruire un futuro solido e promettente.

Ottimismo e preparazione

Il clima attorno alla squadra è di ottimismo, grazie ai progressi evidenti rispetto ai momenti di difficoltà vissuti in estate. La possibilità di qualificarsi per i quarti di finale della Nations League rappresenta un passo importante nel percorso di rinascita del calcio italiano. Gli azzurri sono pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro storia, e il match contro il Belgio potrebbe rivelarsi cruciale per il loro cammino.

Mercoledì mattina si terrà l’ultimo allenamento dell’anno a Coverciano, prima della partenza per Bruxelles. La squadra è concentrata e determinata, pronta a dare il massimo per onorare la maglia azzurra e continuare a sognare un futuro ricco di successi. Con la giusta mentalità e il supporto dei tifosi, l’Italia è pronta ad affrontare la sfida e a dimostrare di essere ancora una grande protagonista del calcio internazionale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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