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Lippi: la Juve ha bisogno di tempo per tornare grande - ©ANSA Photo
La Juventus si trova attualmente a un bivio cruciale della sua storia. La squadra torinese ha intrapreso un nuovo percorso che richiede pazienza e tempo, un lusso che, tuttavia, è difficile concedere a club di alto livello come la Juve, l’Inter e il Milan, tutti impegnati nella lotta ai vertici del campionato. A sottolineare questa necessità è Marcello Lippi, l’ex commissario tecnico della nazionale italiana e vincitore del Mondiale 2006, che ha rilasciato un’intervista esclusiva a DAZN in vista della sfida di domenica prossima contro l’Inter.
il percorso lungo della juventus
Lippi, il quale ha una lunga carriera da allenatore che include esperienze significative sia con la Juventus che con l’Inter, ha voluto mettere in evidenza come il contesto attuale richieda una certa dose di comprensione da parte dei tifosi e della dirigenza. “Per la Juventus, il percorso è lungo e ha bisogno di tempo”, ha affermato Lippi, richiamando l’attenzione sull’importanza di costruire una squadra solida e competitiva nel tempo, piuttosto che cercare risultati immediati.
l’importanza di un allenatore capace
L’ex tecnico ha anche parlato di Thiago Motta, attuale allenatore del Bologna, definendolo un “allenatore capace, concentrato e dedito al suo lavoro”. Tuttavia, ha aggiunto che, dopo l’era di Massimiliano Allegri, ci si aspettava un allenatore in grado di trascinare maggiormente la tifoseria e di creare un legame più forte con il pubblico. Questa osservazione è particolarmente rilevante, dato il recente periodo di difficoltà vissuto dalla Juventus, che ha visto una serie di risultati altalenanti e un clima di incertezza intorno alla squadra.
la gestione dei giocatori in difficoltà
Passando a un tema caldo, Lippi ha discusso anche del caso di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, che ha vissuto alti e bassi in questa stagione. “Mi è capitato di gestire situazioni del genere”, ha spiegato Lippi, ricordando come, in passato, abbia sempre cercato di dare fiducia anche ai giocatori che non stavano attraversando un momento brillante. Questo approccio, secondo Lippi, è fondamentale per costruire un clima di fiducia e supporto all’interno della squadra, specialmente per chi ha già dimostrato il proprio valore in passato.
In merito agli allenatori italiani, Lippi ha elogiato Simone Inzaghi, affermando che non saprebbe indicare chi sia il miglior allenatore italiano, ma ha sottolineato come Inzaghi e Antonio Conte si trovino tra i migliori. “Inzaghi gode di grande considerazione”, ha detto Lippi, evidenziando come il successo porti sempre a una maggiore convinzione e sicurezza nei propri mezzi. Questo è un aspetto cruciale nel calcio, dove la mentalità può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.
il valore del lavoro di squadra
Riflettendo sui suoi trionfi, in particolare quello del Mondiale 2006, Lippi ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra. “Non ho fatto la storia, mi sento di aver partecipato alla storia, insieme a tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere tutto quello che abbiamo vinto”, ha affermato, evidenziando come il successo non sia mai il risultato di un singolo, ma di un gruppo coeso e affiatato. “Quel Mondiale è stato tanta roba. Uno dei motivi per cui abbiamo vinto è che tutti insieme abbiamo creato un grande gruppo di qualità, dal punto di vista tecnico e umano”, ha aggiunto, rimarcando l’importanza delle relazioni interpersonali nel calcio.
Lippi ha anche parlato della necessità di un progetto a lungo termine per le squadre di alto livello, in un contesto dove i risultati immediati sono spesso richiesti dai tifosi e dalla stampa. “Ci vuole tempo per costruire una squadra che possa competere ai massimi livelli”, ha ribadito, sottolineando come le società debbano avere la pazienza di attendere e supportare i propri allenatori in questo percorso di crescita.
La Juventus, come molte altre squadre, si trova in un momento di transizione e ricostruzione. La pressione è alta e le aspettative dei tifosi sono sempre più elevate. Tuttavia, la voce esperta di Lippi serve da promemoria che, per tornare ai vertici, è fondamentale investire nel futuro e avere un chiaro progetto. Solo così la Juve potrà sperare di ritrovare il suo posto nel panorama calcistico italiano ed europeo, affrontando le sfide con la giusta mentalità e determinazione.
In un mondo dove le vittorie immediate sono sempre più richieste, la riflessione di Lippi rappresenta un invito a guardare oltre il risultato del singolo match, per costruire una cultura vincente che possa durare nel tempo. La Juventus dovrà quindi affrontare questa sfida con pazienza e lungimiranza, affinché il nuovo corso possa portare frutti nel lungo termine.