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Lecce sfida Udinese ma cade 0-1: il match in sintesi - ©ANSA Photo
Nella serata di ieri, il Lecce ha ospitato l’Udinese al Via del Mare in una sfida cruciale per le ambizioni di entrambe le squadre nel campionato di Serie A. Alla fine, è stata l’Udinese a spuntarla grazie a un rigore contestato trasformato da Lucca, portando i friulani a conquistare tre punti preziosi. Con questa vittoria, l’Udinese sale a quota 36 punti, mantenendosi in una zona relativamente tranquilla della classifica, mentre per il Lecce, fermo a 25 punti, la situazione comincia a farsi preoccupante, specialmente dopo una serie di tre partite utili.
Un episodio controverso
La partita è stata caratterizzata da un episodio controverso che ha acceso il dibattito in casa bianconera. Il rigore è stato assegnato al 32′ dopo una consultazione con il VAR, in seguito a un contatto in area tra Jean e Lovric. Nonostante inizialmente l’arbitro Bonacina avesse lasciato correre, è stato richiamato dal VAR e ha cambiato decisione, concedendo il penalty. Le immagini mostravano chiaramente il malcontento tra i giocatori dell’Udinese, in particolare Lucca e Thauvin, che si sono trovati a discutere animatamente su chi dovesse battere il rigore.
- Lucca, nonostante Thauvin fosse il rigorista designato, ha deciso di calciare.
- Ha spiazzato Falcone e ha festeggiato da solo, un gesto che ha suscitato incredulità.
Da quel momento, l’Udinese ha controllato il gioco senza correre eccessivi rischi. La scelta di Runjaic di sostituire Lucca pochi minuti dopo il gol ha lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori. L’allenatore ha giustificato la sua decisione, forse per la sceneggiata avvenuta in precedenza, optando per Iker Bravo per mantenere alta la pressione offensiva.
Le dinamiche di gioco
Nel primo tempo, il Lecce ha tentato di affacciarsi in area avversaria con un paio di occasioni, ma senza creare veri pericoli. Il primo tentativo è arrivato al 26′ con un cross di Gallo, ma Pierotti non è riuscito a trovare la rete, e la difesa friulana si è salvata. La partita ha visto un Lecce che lottava ma faticava a trovare spazi contro una difesa ben organizzata dell’Udinese.
Con l’inizio del secondo tempo, Giampaolo ha cercato di dare una scossa alla sua squadra inserendo Berisha e Karlsson, ma il dominio del gioco è rimasto nelle mani dell’Udinese. Dopo una grande parata di Falcone su un tiro di Bravo, il Lecce ha tentato di reagire con un’imbucata di Morente per Coulibaly, ma l’arbitro ha giudicato il contatto regolare.
Il Lecce ha cercato di alzare il ritmo e mettere pressione agli avversari, ma le azioni offensive si sono spesso tradotte in calci d’angolo, senza che i salentini riuscissero a concretizzare le loro opportunità. La partita ha visto un crescente nervosismo in campo, portando a diversi cartellini gialli, compreso uno per Lucca, che sembrava aver lasciato la polemica del rigore alle spalle.
Le dichiarazioni post-partita
Le dichiarazioni di Giampaolo post-partita hanno aggiunto ulteriore pepe alla discussione. L’allenatore del Lecce ha espresso la sua incredulità riguardo al rigore assegnato, affermando: “Non è mai rigore quello lì, non capisco perché il VAR abbia richiamato l’arbitro. È assurdo, qui non si parla nemmeno di ‘rigorino’, questo è il nulla. È da arresto, anche perché è un rigore determinante in questa partita.” Giampaolo ha anche sottolineato come la sua squadra avesse faticato, ma che l’episodio del rigore avesse spezzato l’equilibrio della gara.
Per quanto riguarda l’Udinese, questa vittoria rappresenta un passo importante per la loro stagione. Con dieci punti conquistati nelle ultime quattro gare, i friulani hanno dimostrato di essere in forma e di poter competere con le squadre di medio-alta classifica. La gestione del match e la capacità di mantenere la calma sotto pressione sono segnali positivi per il tecnico Runjaic, che ora dovrà lavorare per consolidare ulteriormente il buon momento e preparare la squadra alle prossime sfide.
I tifosi del Lecce, invece, dovranno fare i conti con una situazione di classifica che inizia a farsi critica. La squadra dovrà cercare di ritrovare la solidità e la determinazione che avevano caratterizzato le precedenti prestazioni, per non rischiare di essere risucchiata nella lotta per la salvezza.