Gianmarco Tamberi, il talentuoso atleta marchigiano e campione olimpico di salto in alto, ha recentemente condiviso con gli studenti dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino i quattro momenti cruciali che hanno segnato la sua carriera sportiva. Durante una lectio magistralis in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze dello Sport, Tamberi ha messo in evidenza l’importanza delle scelte coraggiose nel suo percorso, sottolineando come ogni decisione abbia avuto un impatto significativo sulla sua vita e sulla sua carriera.
La scelta tra due sogni
Il primo momento che ha cambiato la sua vita risale al 2009, quando si è trovato di fronte a un bivio cruciale: continuare a inseguire il sogno di diventare un cestista o dedicarsi al salto in alto, la disciplina che si rivelava più adatta alle sue inclinazioni naturali. Con la saggezza di un ragazzo di soli 17 anni, Tamberi ha scelto di ascoltare la parte razionale di sé stesso.
- Scelta razionale: “Se avessi seguito solo la parte emotiva non sarei qui oggi”.
- Inizio di un viaggio: La decisione di intraprendere la strada del salto in alto, basata su un’analisi obiettiva delle sue potenzialità, si è rivelata decisiva per il suo futuro.
Questo passaggio ha segnato l’inizio di un lungo e avvincente viaggio nel mondo dell’atletica leggera, dove ha potuto esprimere appieno il suo talento.
Affrontare l’infortunio
Il secondo momento significativo della sua carriera è stato caratterizzato da un grande ostacolo: l’infortunio che ha impedito a Tamberi di partecipare alle Olimpiadi di Rio nel 2016. Nonostante i medici avessero messo in dubbio la possibilità di un ritorno alla competizione, l’atleta ha trovato la forza di fissare un obiettivo audace: vincere ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
- “In quel momento mi misi in testa di tornare a gareggiare”.
- La resilienza e la determinazione possono trasformare una situazione avversa in una motivazione per eccellere.
Questo periodo di recupero non è stato solo fisico, ma anche mentale, poiché ha dovuto affrontare le sue paure e insicurezze per rialzarsi e tornare più forte di prima.
Uscire dalla zona di comfort
La terza scelta che ha segnato la sua vita è stata una delle più difficili: uscire dalla sua zona di comfort. Dopo tredici anni di allenamenti con suo padre, Tamberi ha preso la coraggiosa decisione di cambiare allenatore.
- “Uscire dalla comfort zone mi ha permesso di capire chi sono io e quanto di quei risultati dipendevano da me”.
- Questa scelta ha rappresentato un vero e proprio atto di crescita personale, portandolo a confrontarsi con nuove metodologie di allenamento.
Cambiare allenatore ha significato mettersi in gioco, affrontare nuove sfide e imparare a lavorare in modo diverso per raggiungere i suoi obiettivi.
Affrontare le avversità a Parigi
Infine, il quarto momento decisivo è stato quello di scendere in pedana a Parigi, nonostante fosse stato appena dimesso da un letto d’ospedale. “Molti mi hanno chiesto perché l’ho fatto”, ha detto Tamberi, spiegando che il coraggio di affrontare le avversità è fondamentale nella vita.
- “Bisogna sempre mettersi in gioco senza paura di fallire”.
- La sua esperienza dimostra che il vero successo non deriva dall’assenza di fallimenti, ma dalla capacità di rialzarsi e continuare a perseguire i propri sogni nonostante le difficoltà.
Tamberi ha quindi esortato gli studenti a non avere paura di affrontare le sfide e a non temere il fallimento, perché ogni errore può essere un’opportunità di crescita e apprendimento. Con il suo esempio di vita, ha ispirato la nuova generazione a perseguire le proprie passioni con determinazione e coraggio, sottolineando che le scelte che facciamo, anche le più difficili, possono cambiare il corso della nostra vita. In un mondo dove la pressione è alta e le aspettative possono sembrare opprimenti, il messaggio di Tamberi risuona forte: abbracciare il rischio e credere in se stessi è ciò che permette di raggiungere le vette più alte, sia nello sport che nella vita.