Il mondo del ciclismo si appresta a vivere un’importante trasformazione nel 2025, un anno che si preannuncia ricco di nuove regole e innovazioni destinate a rivoluzionare le competizioni. Durante l’assemblea generale della Aiocc, tenutasi a Riva del Garda in occasione della presentazione del Tour of the Alps, il presidente dell’UCI, David Lappartient, ha condiviso alcune anticipazioni che hanno acceso un acceso dibattito su temi cruciali come la sicurezza dei corridori, l’uso della tecnologia e le dinamiche delle gare.
Una delle novità più attese è l’introduzione dei cartellini gialli fisici, che verranno utilizzati per segnalare le infrazioni ai regolamenti, in particolare quelle legate alla sicurezza. Questo cambiamento rappresenta un passo avanti nella gestione delle violazioni e mira a rendere le gare più sicure e regolamentate. Lappartient ha sottolineato l’importanza di rendere visibile il rispetto delle regole, contribuendo a migliorare la condotta dei corridori e sensibilizzando il pubblico sull’importanza della sicurezza in corsa.
Un argomento controverso è l’uso degli auricolari durante le competizioni. Lappartient ha rivelato che in alcune gare di prova senza auricolari si sono registrate meno cadute. Questo dato ha spinto a riflessioni sulla necessità di bilanciare la strategia di gara con la sicurezza dei ciclisti. Nonostante le opinioni di alcuni grandi nomi del ciclismo, Lappartient ha chiarito che l’UCI non intende compromettere la sicurezza. Ha affermato: “Se al Mondiale ci fossero stati auricolari, forse Pogacar non sarebbe partito a 100 km dall’arrivo”, evidenziando il conflitto tra strategia e sicurezza.
In seguito alla tragica morte di Muriel Furrer durante i Mondiali di Zurigo, Lappartient ha enfatizzato l’importanza di avere sistemi di localizzazione affidabili per i ciclisti. Ha dichiarato: “Un corridore deve essere sempre localizzabile attraverso il GPS”, auspicando lo sviluppo di tecnologie capaci di rilevare situazioni di emergenza, come un ciclista immobilizzato. È fondamentale monitorare costantemente i corridori per garantire un intervento rapido in caso di incidenti.
Lappartient ha chiarito la posizione dell’UCI riguardo all’espansione del circuito World Tour, affermando di non voler allargare troppo il circuito, specialmente in Paesi come Italia, Francia e Belgio, dove già si svolgono eventi di grande rilievo. Questo approccio mira a preservare l’integrità delle corse storiche. Inoltre, sebbene ci saranno probabilmente alcune modifiche nella programmazione delle gare nel 2026, Lappartient ha rassicurato gli appassionati che le corse storiche, come i grandi giri e i monumenti del ciclismo, non subiranno stravolgimenti radicali.
In conclusione, Lappartient ha delineato un quadro interessante delle novità che attendono il ciclismo nel 2025 e oltre. Con un occhio attento alla sicurezza e un altro alle dinamiche competitive, l’UCI si prepara a intraprendere un percorso che potrebbe segnare una nuova era per il ciclismo professionistico. I cambiamenti proposti non sono solo tecnici, ma rappresentano un’evoluzione culturale all’interno di uno sport in continua crescita, pronto a confrontarsi con le sfide del presente e del futuro.
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