Nella tumultuosa settimana calcistica appena trascorsa, il nome di Danilo è risuonato nelle cronache sportive con una frequenza che il difensore brasiliano della Juventus avrebbe probabilmente preferito evitare. Tra errori fatali e prestazioni sottotono, la sua avventura sui campi di gioco, tra la sfida di Champions League contro lo Stoccarda e il big match di Serie A contro l’Inter, è stata caratterizzata da episodi che hanno messo a dura prova la pazienza dei tifosi bianconeri e la fiducia dell’allenatore.
Già dalla trasferta in Germania, il brasiliano aveva mostrato segnali di difficoltà. Nella partita contro lo Stoccarda, Danilo è stato protagonista in negativo, con un rigore causato da un intervento in netto ritardo su Rouault e un’espulsione che ha lasciato la squadra in dieci uomini. L’episodio del rigore, in particolare, ha evidenziato una mancanza di tempismo e concentrazione, elementi essenziali per un difensore del suo calibro. La sua prestazione è culminata con un secondo cartellino giallo, un segnale chiaro di una serata da dimenticare.
Ma se la trasferta europea era stata un incubo, la partita contro l’Inter ha trasformato quell’incubo in una realtà ancora più amara. La Juventus, storicamente tra le squadre più solide in difesa, ha visto la propria retroguardia crollare sotto i colpi dei nerazzurri, e Danilo è stato spesso al centro della tempesta. Tre dei quattro gol subiti dai bianconeri portano, in modo diretto o indiretto, la sua firma. Ancora una volta, il brasiliano ha causato un rigore, stavolta su Marcus Thuram, con un intervento che ha ricordato dolorosamente quello della partita precedente.
Non è passato inosservato il confronto con Federico Gatti, il difensore italiano che, nelle stesse condizioni, aveva dimostrato una solidità e una capacità di lettura del gioco che Danilo sembra al momento aver perso. Gatti, infatti, ha mantenuto alta la guardia in più occasioni, dimostrando di essere un pilastro affidabile nella retroguardia juventina. La scelta del tecnico Thiago Motta di puntare su Danilo, nonostante le recenti prestazioni, è stata giustificata dalla sua abilità nell’impostazione del gioco, un aspetto tecnico in cui il brasiliano eccelle rispetto al compagno di squadra.
Zvonimir Boban, ex calciatore e attuale commentatore sportivo, non ha lesinato critiche, sottolineando come in passato ai difensori venisse richiesto principalmente di saper marcare, un’arte che Danilo sembra aver temporaneamente smarrito. I numeri parlano chiaro: con Danilo in campo, la Juventus ha subito sei dei nove gol incassati complessivamente in stagione, un dato che non può passare inosservato.
I tifosi, notoriamente esigenti, hanno manifestato il loro dissenso sia sugli spalti che sui social media, chiedendo un cambio di rotta e, forse, un maggior spazio per quei giocatori che hanno dimostrato di poter garantire stabilità alla squadra. Danilo, da parte sua, dovrà lavorare duramente per ritrovare la forma e la fiducia necessarie per riconquistare il suo posto di leader in difesa, un compito non facile ma certamente alla sua portata se riuscirà a lasciarsi alle spalle questo momento di difficoltà.
La stagione è ancora lunga e il tempo per riscattarsi non manca, ma sarà fondamentale per Danilo ritrovare quella concentrazione e sicurezza che lo hanno reso, in passato, uno dei difensori più apprezzati del panorama calcistico internazionale. La Juventus, dal canto suo, non può permettersi ulteriori passi falsi, in un campionato che si preannuncia estremamente competitivo e ricco di insidie.
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