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Lazio bloccata dal Como: un pareggio che lascia l’amaro in bocca

Nell’anticipo della 20a giornata di Serie A, la Lazio ha pareggiato 1-1 contro il Como, un risultato che lascia l’amaro in bocca ai tifosi biancocelesti, soprattutto considerando l’andamento della partita. La formazione di Maurizio Sarri era partita con buone intenzioni e, nonostante un avvio incerto, era riuscita a prendere il comando del match grazie a un gol di Boulaye Dia. Tuttavia, nel finale ha subito il ritorno dei lariani, che hanno saputo capitalizzare la loro superiorità numerica.

Il Como, che si presentava alla sfida in una situazione di classifica precaria, ha iniziato il match con grande determinazione. I ragazzi di Cesc Fabregas, ex calciatore di fama mondiale ora alla guida della squadra, si sono mostrati intraprendenti, mettendo in difficoltà la retroguardia della Lazio sin dai primi minuti. Il possesso palla è stato equilibrato, ma la squadra ospite ha saputo sfruttare le occasioni create, dimostrando di avere le idee chiare.

l’andamento della partita

Dopo un quarto d’ora di gioco, la Lazio ha iniziato a trovare ritmo, e l’asse Guendouzi-Dia è diventato sempre più pericoloso. Al 34′, il talento senegalese ha trovato il gol dell’1-0, su assist del francese, portando così i padroni di casa in vantaggio. Un momento che ha esaltato i tifosi laziali presenti allo stadio Olimpico, i quali sognavano la vittoria per consolidare la posizione in zona Champions League. La Lazio, infatti, si trovava al quarto posto in classifica, con l’obiettivo di rimanere in corsa per un posto nelle competizioni europee.

Tuttavia, la partita ha preso una piega inaspettata al 58′, quando Tchaouna del Como è stato espulso per doppio giallo, lasciando i suoi compagni in dieci. Questo episodio sembrava poter indirizzare definitivamente la partita a favore della Lazio, ma le cose non sono andate come previsto. Con l’uomo in meno, il Como ha saputo rialzare la testa e non si è lasciato intimorire.

il pareggio del como

Anzi, la squadra ospite ha aumentato la pressione e ha cominciato a creare occasioni, approfittando anche di un calo di concentrazione della Lazio. Al 72′, Cutrone ha trovato il gol del pareggio, sfruttando un errore della difesa laziale. L’attaccante, ex Milan, ha dimostrato il suo fiuto per il gol, avventandosi su un cross che ha trovato la difesa biancoceleste impreparata. Con il punteggio sul 1-1, l’inerzia della partita è completamente cambiata.

Negli ultimi minuti, la Lazio ha provato a riorganizzarsi, cercando di portarsi nuovamente in vantaggio. Sarri ha effettuato alcuni cambi, inserendo forze fresche per cercare di scardinare la difesa del Como, ma gli ospiti si sono dimostrati solidi e determinati. La retroguardia del Como, guidata da un attento Gori tra i pali, ha resistito agli assalti finali dei laziali, mantenendo il risultato sul pareggio.

riflessioni finali

Il pareggio complicato per la Lazio ha portato a riflessioni sull’atteggiamento della squadra. Nonostante le qualità individuali e il talento dei singoli, la squadra ha mostrato fragilità nel gestire il vantaggio e nel mantenere la concentrazione fino al fischio finale. Questo risultato potrebbe influire sulla loro corsa verso le posizioni di vertice, soprattutto considerando che le prossime partite saranno decisive per il prosieguo della stagione.

Dall’altra parte, il Como può festeggiare un punto prezioso che li allontana dalla zona retrocessione, portandoli a 19 punti e a una lunghezza da una salvezza che adesso appare più alla portata. La squadra di Fabregas ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, la determinazione e il lavoro di gruppo possono portare a risultati significativi.

La partita di ieri ha messo in evidenza come il calcio possa riservare sorprese e come l’impegno e la voglia di lottare possano spesso fare la differenza. La Lazio dovrà riflettere su quanto accaduto e cercare di ritrovare la solidità che l’aveva caratterizzata nelle partite precedenti, mentre il Como può guardare al futuro con maggiore ottimismo. La lotta per la salvezza e la corsa per i posti europei si fanno sempre più avvincenti, con ogni partita che può riservare colpi di scena e cambiamenti di scenario inaspettati.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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