Cristiano Biraghi e la Fiorentina sembrano ormai giunti a un punto di non ritorno. Il recente cambio di modulo da parte dell’allenatore Raffaele Palladino e l’arrivo del terzino sinistro Robin Gosens hanno relegato il numero 3 viola ai margini della formazione titolare, dopo un avvio di stagione non particolarmente brillante. Questa situazione ha portato Biraghi, nonostante il suo ruolo di capitano e leader indiscusso dello spogliatoio, a dover affrontare un nuovo e difficile scenario. La sua mancata convocazione per la partita di Conference League contro il Lask, indicata dall’allenatore come una scelta tecnica, e la successiva assenza nel match di campionato contro il Bologna, hanno segnato un momento di rottura evidente tra il giocatore e la società.
Se davvero Cristiano Biraghi dovesse lasciare la Fiorentina a gennaio — un’ipotesi che sembra sempre più probabile — si chiuderebbe un capitolo cruciale nella storia recente del club. Il terzino è arrivato a Firenze nell’estate del 2017 e ha esordito con la maglia viola il 27 agosto dello stesso anno contro la Sampdoria. Da quel momento, ha collezionato oltre 250 presenze, 15 gol e 34 assist, diventando un elemento fondamentale della squadra. Tra i suoi gol più memorabili, spicca quello realizzato in Verona-Fiorentina (0-3) del 27 febbraio 2023, in cui ha segnato un capolavoro da centrocampo, dimostrando la sua qualità e il suo potenziale.
Nonostante non sia riuscito a sollevare trofei durante la sua permanenza, Biraghi ha avuto l’onore di partecipare a diverse finali importanti, tra cui una finale di Coppa Italia e due finali di Conference League. È diventato capitano della Fiorentina il 22 agosto 2021, raccogliendo l’eredità pesante di Davide Astori, il difensore scomparso tragicamente nel 2018. Biraghi ha sempre onorato questa responsabilità, dimostrandosi un uomo spogliatoio esemplare, rispettoso dei valori della società e sempre vicino alla squadra. La sua promessa a Davide, immortalata in un tatuaggio sul suo corpo, rappresenta un legame profondo che ha alimentato la sua motivazione e il suo impegno.
Il rapporto tra Biraghi e la tifoseria viola è complesso e ricco di emozioni. Apprezzato per la sua lealtà e dedizione, il capitano ha spesso dovuto affrontare critiche riguardo le sue prestazioni in fase difensiva. Tuttavia, pochi hanno messo in discussione le sue indiscutibili qualità nel crossare e nel creare occasioni. Le statistiche parlano chiaro: è stato il primo nella classifica dei cross riusciti nelle stagioni 2021/2022 e 2022/2023, dimostrando l’importanza del suo contributo offensivo.
La sua passione per Firenze è sempre stata evidente. In occasione di un evento recente, ha dichiarato: “Firenze è una città che va capita, una piazza che va capita. Però quando la capisci ti entra dentro e poi fai fatica a farne a meno.” Queste parole dimostrano quanto la città e la maglia viola significano per lui. Biraghi ha vissuto momenti indimenticabili, come la storica vittoria contro la Juventus del 21 maggio 2022, che ha segnato il ritorno della Fiorentina in Europa dopo anni di assenza. In quell’occasione, il capitano ha dedicato il successo a Davide Astori, mantenendo viva la memoria del suo amico e compagno.
Tuttavia, la carriera di Biraghi è stata costellata anche da momenti difficili. Critiche e contestazioni l’hanno accompagnato, soprattutto nei periodi in cui la squadra non ha reso come sperato. In questi frangenti, il capitano ha sempre cercato di mantenere la calma e di sostenere la squadra, rimanendo al fianco dei tifosi. Il gesto della Curva Fiesole, che ha srotolato uno striscione a lui dedicato, è stato un chiaro segnale di come, nonostante le critiche, il legame con i tifosi fosse ancora forte.
Il 25 novembre 2023, durante la partita contro il Milan, Biraghi ha raggiunto un traguardo significativo, diventando l’undicesimo giocatore a indossare la fascia da capitano della Fiorentina per 100 gare ufficiali. Questo risultato è un chiaro riflesso della sua fedeltà e dedizione nei confronti del club. Nonostante le difficoltà e le delusioni, Cristiano Biraghi sarà sempre ricordato come un capitano che ha dato tutto per la maglia viola, incarnando valori di lealtà e passione che continueranno a vivere nel cuore dei tifosi. La sua storia con la Fiorentina, ricca di alti e bassi, ha lasciato un’impronta indelebile, e Firenze non dimenticherà facilmente il suo capitano.
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