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La vita poliedrica di Matilde Lorenzi

Matilde Lorenzi: una giovane promessa dello sci italiano

Matilde Lorenzi era una giovane promessa dello sci italiano, una ragazza che avrebbe compiuto 20 anni il prossimo 15 novembre. Nata con il talento per lo sci, Matilde era tesserata per il Centro Sportivo Esercito e faceva parte della squadra junior femminile. Il suo profilo Instagram offre un assaggio delle sue passioni oltre lo sport: il mare, la cucina e la lettura.

Il mare rappresentava per Matilde un luogo di pace e riflessione. Le sue foto spesso la ritraevano in spiaggia, con lo sguardo perso all’orizzonte, simbolo di libertà e serenità. Questa passione per il mare rifletteva il suo amore per la natura e per gli spazi aperti, probabilmente un contrappunto al rigore e alla disciplina richiesti dallo sci agonistico.

La passione per la cucina

La cucina era un’altra grande passione di Matilde, soprattutto preparare dolci per la sua famiglia. Questa attività non solo le permetteva di esprimere la sua creatività, ma era anche un modo per avvicinarsi alle persone care, condividendo momenti di gioia e piacere culinario. La preparazione di dolci richiede precisione e dedizione, qualità che Matilde applicava anche nello sci. Attraverso la cucina, poteva incanalare la stessa determinazione e attenzione ai dettagli che metteva nelle competizioni sportive.

Un rifugio nella lettura

La lettura era un altro rifugio per Matilde, un modo per esplorare mondi nuovi e idee diverse, arricchendo la sua mente e il suo spirito. Leggere le permetteva di viaggiare con l’immaginazione, un viaggio parallelo a quelli reali che faceva sulle piste da sci. Queste passioni, apparentemente distanti dallo sport, contribuivano a formare una persona completa, capace di affrontare le sfide della vita con un approccio equilibrato e positivo.

La carriera nello sci

In un’intervista del 2017 alla Rai, Matilde aveva raccontato come lo sci le avesse insegnato a competere, a essere felice e a dare il meglio di sé. “Quando si vede una pista tanto ripida si pensa sempre ‘mamma mia la devo proprio fare’, poi invece si rivela una cosa divertente, perché sciare è sempre divertente”, aveva detto. Queste parole rivelano una maturità e una passione per lo sport che l’accompagnavano fin da bambina. Matilde vedeva lo sci come una forma d’arte, paragonandolo al dipingere, dove ogni discesa lasciava una traccia, un segno indelebile del suo passaggio.

Successi e allenamenti

La stagione passata era stata particolarmente brillante per Matilde. Aveva vinto il titolo italiano assoluto e giovani in supergigante a Sarentino, e aveva ottenuto ottimi piazzamenti ai Mondiali juniores di Chatel, in Francia. Il suo undicesimo posto in supergigante a St. Moritz nel dicembre 2023 rappresentava il suo miglior risultato in Coppa Europa. Questi successi erano il frutto di un talento innato, coltivato con impegno e determinazione.

Matilde avrebbe dovuto essere in Svezia per lavorare sul Gigante, ma il caldo inusuale aveva portato lo staff tecnico a optare per prove veloci in Val Senales. Le piste di questa località, con il loro paesaggio mozzafiato e le condizioni ideali per l’allenamento, erano una tappa fondamentale per molte squadre di sci, italiane e internazionali. Qui, Matilde avrebbe continuato a perfezionare la sua tecnica, pronta a affrontare una nuova stagione agonistica.

Un legame familiare speciale

Questa giovane atleta piemontese non era solo una sciatrice talentuosa, ma anche una sorella affettuosa. Lucrezia, sua sorella, condivideva con Matilde la passione per lo sci, un legame che andava oltre il semplice sport, unendo la famiglia in un comune amore per le montagne e la neve.

L’eredità di Matilde Lorenzi

La storia di Matilde Lorenzi è quella di una vita promessa, di un talento che aveva ancora tanto da offrire. Le sue passioni per il mare, la cucina e la lettura ci ricordano che dietro ogni atleta c’è una persona con sogni e interessi che vanno oltre il campo di gara. Matilde Lorenzi resterà un esempio di come si possa vivere appieno ogni istante, coltivando passioni diverse che arricchiscono l’anima e il cuore.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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