I 31 giorni di Tadej Pogacar. Il ciclista sloveno, dopo la straordinaria affermazione alle Strade Bianche, il podio alla Milano-San Remo e la vittoria alla Volta a Catalunya è convinto di poter centrare l’accoppiata Giro – Tour.
La UAE ne è sicura: meglio dello scorso anno
La UAE ha scommesso una posta altissima su Pogacar, a caccia di un “double” che lo proietterebbe nella storia. Matxin, manager degli UAE, è sicuro della bontà della scelta: “Tadej farà ancora meglio dell’anno scorso, ne sono convinto. È il nostro leader assoluto, è una garanzia anche per il Tour anche se quest’anno fa anche il Giro. Non correremo tanto prima di andare in Italia, dove proveremo a vincere e prepararci al Tour”. L’obiettivo è portare Pogacar all’appuntamento con la Grande Boucle con 31 giorni di gara e le premesse ci sono tutte. Nella Volta a Catalunya, recentemente completata, Tadej è stato protagonista di uno dei più grandi domini che si ricordi in una competizione del World Tour.
Pogacar ha fiducia: “Mai stato così bene”
Ed è lo stesso Pogacar a confermare il suo stato di grazia: “Non sono mai stato più in forma o mi sono sentito così a mio agio sulla bicicletta. Ho un altro passo rispetto allo scorso anno e questo mi permette anche di divertirmi e affrontare ogni giornata con il sorriso. Sono molto felice e questo a volte è più importante del semplice risultato”. La Volta Catalana si è risolta in poco più di un allenamento. “Ho confermato la mia forma alle Strade Bianche e a San Remo, ma qui il percorso era leggermente diverso, con tante montagne, e tutta la settimana è stata fantastica, non solo per me, ma per tutta la squadra. Ci siamo assicurati di essere sulla strada giusta. Penso di aver avuto un semestre difficile l’anno scorso (dopo il Tour) e iniziare la stagione in questo modo è fantastico. Questa vittoria mi dà molta fiducia. Sono in ottima forma e sono sulla strada giusta per il Giro e il Tour”.
A caccia di Pantani, duello con Vingegaard rinviato
Lo sloveno cercherà una doppietta Giro-Tour che nessun ciclista è mai riuscito a ottenere dai tempi di Marco Pantani. Era il 1998. Non è insomma una impresa esattamente alla portata e soprattutto per questo Pogacar non vuole forzare la mano. Bisognerà aspettare quasi un mese per rivederlo in bicicletta: l’appuntamento, e che appuntamento, è fissato per il 21 aprile alla Liegi-Bastogne-Liegi. E poi il Giro e il tanto atteso duello contro Vingegaard , i due corridori che stanno dominando la stagione e gli ultimi anni con il pugno di ferro, arriverà solo al Tour de France.