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La moglie di Djokovic sostiene: Nole è il campione del popolo, non dei ricchi

Jelena Ristic: una figura di sostegno nella vita di Novak Djokovic

Jelena Ristic, moglie del celebre tennista serbo Novak Djokovic, rappresenta una figura di sostegno fondamentale nella vita del campione. Da vent’anni al fianco di Djokovic, Jelena si dedica non solo alla famiglia, ma anche alla gestione della Fondazione Djokovic, un’organizzazione che mira a migliorare le condizioni di vita dei bambini di tutto il mondo. In un’intervista recente, Jelena ha parlato della sua determinazione nel supportare Novak in ogni fase della sua carriera, sottolineando che la sua decisione di continuare o meno a giocare sarà sempre rispettata e sostenuta da lei.

I sacrifici per la famiglia e la carriera

Jelena ha raccontato come, con la nascita dei loro due figli, Stefan e Tara, i suoi viaggi per seguire Novak siano diventati meno frequenti. Tuttavia, questo non ha diminuito il suo impegno nel sostenere il marito. “Adesso viaggio meno per via dei bambini, ci sono tanti tornei e la carriera di Novak va avanti”, ha spiegato Jelena. La coppia, nonostante gli impegni professionali di Novak, riesce a mantenere un equilibrio familiare, dove il rispetto e la comprensione reciproca giocano un ruolo chiave. I bambini, dal canto loro, ammirano profondamente il padre e sono consapevoli del suo successo e della sua popolarità.

Un campione della gente comune

Jelena ha sottolineato come, sebbene il tennis sia spesso visto come uno sport elitario, i fan di Novak provengano da ogni estrazione sociale. Questo è un motivo di orgoglio per la famiglia Djokovic, che si considera rappresentante della gente comune. “Mi piace vederlo come un campione della gente comune, non dei ricchi. È un uomo semplice che proviene da una famiglia semplice, laboriosa e sognatrice”, ha dichiarato Jelena. Questo legame con il pubblico, secondo lei, non è solo una fonte di forza per Novak, ma anche un incentivo a continuare a lottare e a migliorarsi.

La storia di una favola

Ripercorrendo la storia della loro relazione, Jelena ha ricordato gli inizi con Novak, un giovane pieno di sogni e ambizioni. “Per me è stata una favola, un sogno impossibile da realizzare che lui però immaginava fin da bambino”, ha detto Jelena. Nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso, la determinazione e la forza mentale di Novak hanno permesso al campione di raggiungere traguardi straordinari. Il loro viaggio insieme, dalle prime vittorie ai trionfi olimpici, è stato costellato di momenti indimenticabili e di emozioni intense, che Jelena custodisce gelosamente nel cuore.

L’impegno sociale attraverso la fondazione

Il ruolo di Jelena non si limita all’ambito familiare o alla carriera sportiva di Novak. Attraverso la Fondazione Djokovic, continua a lavorare per portare cambiamenti positivi nel mondo, ispirata dalla stessa passione e dedizione che caratterizzano il marito. Jelena crede fermamente che il lavoro della fondazione rifletta i valori e gli ideali che Novak ha abbracciato durante la sua carriera. “Questo è ciò che vuole anche Novak: cambiare il mondo per i bambini”, ha affermato con convinzione.

Un esempio di semplicità e umiltà

In un mondo in cui spesso i campioni sportivi sono idolatrati per il loro successo sul campo, Jelena e Novak rappresentano un esempio di come la semplicità e l’umiltà possano coesistere con la grandezza. La loro storia non è solo quella di un tennista di successo, ma di una famiglia che ha scelto di restare fedele ai propri valori, lavorando insieme per il bene comune. Jelena, con la sua forza e il suo amore incondizionato, continua a essere una figura centrale nella vita di Novak, pronta a sostenerlo in ogni scelta futura, con la certezza che il loro viaggio insieme è ancora lontano dall’essere concluso.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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