La situazione attuale della AS Roma è di estrema urgenza. I risultati ottenuti fino a questo punto della stagione sono ben al di sotto delle aspettative e la frustrazione della proprietà, rappresentata da Dan e Ryan Friedkin, è palpabile. La sconfitta contro il Como ha segnato un punto di non ritorno. Con soli 16 punti raccolti in 16 partite, la Roma vive uno dei momenti più critici della sua storia in Serie A. La mancanza di una visione chiara e di una strategia vincente ha portato a un rendimento così deludente che non si vedeva dal lontano 1992/93. La sola vittoria in casa, un record preoccupante, evidenzia una crisi che richiede un intervento immediato e deciso.
I Friedkin hanno espresso la loro insoddisfazione e sono pronti a ristrutturare non solo la squadra, ma anche la dirigenza. Attualmente, il club è in una fase di transizione, con solo due figure apicali: Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica, e Maurizio Lombardo, segretario generale. La mancanza di un CEO da settembre ha lasciato un vuoto significativo nella gestione del club. Si parla insistentemente della figura di Marzio Perrelli, attuale executive vice presidente di Sky Italia, come potenziale nuovo CEO. La nomina di Perrelli rappresenterebbe un primo passo verso la stabilizzazione della struttura dirigenziale e potrebbe portare a una gestione più efficace delle operazioni di mercato.
In vista del mercato di gennaio, la proprietà è determinata a dare una scossa alla squadra. La vecchia guardia, composta da giocatori come Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Leandro Paredes ed El Shaarawy, è nel mirino dei Friedkin. Anche Paulo Dybala, nonostante sia uno dei giocatori più talentuosi, è sotto esame. La sua permanenza a Roma è stata messa in discussione, soprattutto dopo le performance deludenti della squadra. Il club ha già provato a cederlo la scorsa stagione, e la pressione aumenta affinché questa volta si concretizzi.
La situazione economica dei giocatori è un altro aspetto cruciale da considerare. Molti dei giocatori sotto contratto guadagnano stipendi elevati, rendendo difficile piazzarli sul mercato. Ecco alcuni esempi:
Questi ingaggi elevati rendono complicato trovare acquirenti, soprattutto per quei giocatori che non stanno rendendo come ci si aspetterebbe. Chi invece ha un contratto in scadenza, come Nicola Zalewski, potrebbe avere maggiori possibilità di essere ceduto, dato il suo stipendio contenuto.
Oltre a questi addii, la Roma deve necessariamente cercare nuovi innesti. Le priorità della dirigenza giallorossa sono chiare: rinforzare l’attacco e il centrocampo. In particolare, Giacomo Raspadori, attualmente al Napoli, è un obiettivo concreto. Nonostante le difficoltà che ha riscontrato nel trovare spazio con gli azzurri, Raspadori potrebbe rappresentare una valida soluzione per il reparto avanzato. Inoltre, il centravanti portoghese Beto, attualmente all’Everton, è un altro nome che circola nelle fantasie giallorosse. La sua esperienza in Serie A con l’Udinese e le sue caratteristiche fisiche potrebbero fare al caso della Roma.
Per quanto riguarda il settore difensivo, la Roma ha messo gli occhi su Devyne Rensch, giovane terzino dell’Ajax. Questo calciatore, classe 2002, ha dimostrato di avere un grande potenziale e, giocando prevalentemente sulla destra, potrebbe portare freschezza e dinamicità al comparto difensivo giallorosso. La possibilità di acquisto a parametro zero a giugno rende la sua situazione ancora più interessante, ma la Roma è decisa a non perdere tempo e a cercare di portarlo a Trigoria già a gennaio.
Infine, un nome da tenere d’occhio per il centrocampo è Rocco Reitz, del Borussia Moenchengladbach. Questo giovane talento tedesco, già titolare della nazionale Under 21, ha dimostrato di avere qualità e visione di gioco. Un eventuale acquisto di Reitz potrebbe non solo rinforzare la mediana giallorossa, ma anche riportare in campo una coppia vincente con Manu Koné, con cui ha già giocato in Germania.
In questo frangente critico, le scelte che la Roma farà a gennaio si riveleranno fondamentali per il futuro del club. La proprietà è pronta a intervenire su più fronti, sia a livello dirigenziale che nella formazione, per cercare di riportare la squadra sulla retta via e risollevare il morale di un ambiente che merita sicuramente di più.
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