La Juventus di Thiago Motta ha recentemente mostrato un’impressionante solidità difensiva, evidente nella partita contro la Lazio, vinta grazie a un autogol nei minuti finali. Questo approccio ricorda le stagioni di successo sotto Fabio Capello, quando la squadra limitava al minimo i gol subiti. Quest’anno, la Juventus ha superato se stessa, concedendo solo una rete nelle prime otto partite di Serie A, un record storico per il club.
La chiave di questo successo risiede non solo nella tradizionale solidità della retroguardia, ma anche in una strategia di gioco che privilegia il possesso palla nella metà campo avversaria. Questo approccio non solo permette alla Juventus di mantenere il controllo del gioco, ma riduce anche significativamente le opportunità per gli avversari di creare pericoli. I numeri parlano chiaro: i portieri Di Gregorio e Perin hanno dovuto fronteggiare appena 10 tiri in porta, il livello più basso tra le squadre di vertice in Europa.
A differenza del passato, la Juventus attuale non si limita a difendere nella propria trequarti, ma sposta il baricentro del gioco più avanti. Questo cambio di strategia ha permesso ai difensori centrali, come Kalulu, Cabal e Gatti, di essere tra i giocatori che toccano più palloni durante le partite. La Juventus fa affidamento su di loro per mantenere il possesso e impostare il gioco, dimostrando un controllo che va oltre la semplice difesa.
L’approccio di Motta si basa su una filosofia di gioco che coniuga difesa e attacco in modo armonioso. Il tecnico insiste sull’importanza di difendersi bene, pressare l’avversario e attaccare con decisione. Questo si traduce in una squadra capace di chiudersi quando necessario, ma anche di spingere in avanti e cercare il gol con determinazione.
Un altro aspetto fondamentale è lo spirito di sacrificio dei giocatori. Quando la situazione si complica, come nella trasferta a Lipsia, la Juventus ha mostrato una capacità di soffrire e resistere. Gatti, uno dei veterani, ha svolto un ruolo cruciale nel trasmettere questo spirito ai nuovi arrivati, creando un gruppo coeso e determinato a mantenere la porta inviolata.
Questo approccio ha portato la Juventus a competere con i migliori club europei in termini di partite senza subire gol. Nelle ultime tre stagioni, solo il Barcellona ha mantenuto la porta inviolata più volte rispetto ai bianconeri. Questi dati sottolineano l’efficacia delle tattiche difensive di Motta e la dedizione della squadra.
La Juventus di oggi è una squadra che non si accontenta di difendere il risultato, ma cerca costantemente di imporsi sul campo. Questo atteggiamento propositivo non solo mantiene la difesa solida, ma stimola anche la squadra a cercare nuove opportunità per segnare. La sfida per Motta sarà migliorare ulteriormente la fase offensiva, pur mantenendo la straordinaria solidità difensiva.
In definitiva, la Juventus ha trovato nell’equilibrio tra difesa e attacco il segreto del suo successo. Con una squadra ben organizzata e un allenatore capace di motivare i suoi giocatori, i bianconeri sono pronti a lottare per i vertici del campionato, dimostrando che, come insegnano Allegri e Capello, chi ha la miglior difesa ha già un piede verso la vittoria.
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