La corte della stampa inglese: la lotta per avere Guardiola come Ct

La corte inglese si inchina a Guardiola - ©ANSA Photo

La stampa inglese è in fermento per la possibilità che Pep Guardiola diventi il prossimo allenatore della nazionale inglese. I tabloid britannici, dal ‘Daily Mail’ allo ‘Star Sport’, sono entusiasti all’idea di vedere l’attuale allenatore del Manchester City sulla panchina dell’Inghilterra. Tuttavia, questo sogno appare difficile da realizzare, principalmente a causa dell’alto stipendio di Guardiola, che ammonta a circa 30 milioni di euro all’anno. La Football Association (FA), l’organo di governo del calcio inglese, non potrebbe eguagliare tali cifre, ma i media continuano a spingere per tentare l’impresa.

Il futuro di Guardiola

Il contratto di Guardiola con il Manchester City scadrà nel giugno 2025, aprendo una possibile finestra di opportunità per la FA. Attualmente, la nazionale è guidata ad interim da Lee Carsley, che ha riconosciuto in diverse interviste che il ruolo merita un allenatore di caratura mondiale. Carsley ha dichiarato di essere sulla buona strada per diventare un allenatore di alto livello, ma l’ombra di Guardiola è difficile da ignorare.

Tentativi di avvicinamento

I quotidiani ‘The Times’ e ‘The Mirror’ hanno rivelato che la Football Association ha contattato Guardiola durante l’estate scorsa. Questo tentativo è stato fatto nonostante la consapevolezza delle difficoltà finanziarie rispetto alle offerte del Manchester City. La situazione è ulteriormente complicata dalle 115 accuse di violazione delle regole finanziarie che pendono sul club, il che potrebbe influenzare la decisione di Guardiola.

Il legame con la Premier League

Guardiola ha più volte manifestato il suo amore per la Premier League, ritenendola il miglior campionato in cui lavorare. Secondo il ‘Telegraph’, sta valutando la possibilità di prolungare il suo contratto con il City per un altro anno, ma non ha ancora preso una decisione definitiva. Ha espresso affetto per il club, ma lascia aperte tutte le possibilità per il futuro.

Supporto da figure storiche

Non solo la stampa, ma anche figure storiche del calcio inglese, come Glenn Hoddle, sostengono l’idea di Guardiola come selezionatore dell’Inghilterra. Hoddle ha affermato che Guardiola potrebbe risolvere i problemi di gioco della squadra, soprattutto con l’attuale generazione di talenti inglesi. Ha riconosciuto che il suo ingaggio comporterebbe un notevole esborso di denaro, ma ha sottolineato che il suo contributo potrebbe elevare il calcio inglese a un livello internazionale superiore.

Un futuro affascinante

L’idea di vedere Guardiola alla guida dell’Inghilterra è affascinante per molti, grazie al suo stile di gioco innovativo e alla capacità di ottenere il meglio dai suoi giocatori. Nonostante le difficoltà economiche e contrattuali, il fascino di avere un tecnico di tale calibro potrebbe spingere la FA a provare l’impensabile. Guardiola, con la sua esperienza e visione, potrebbe essere l’uomo giusto per portare i Tre Leoni alla vittoria in competizioni internazionali, un traguardo che sfugge all’Inghilterra da troppo tempo.

In attesa di sviluppi

Mentre le speculazioni continuano a montare, resta da vedere se la Football Association riuscirà a convincere Guardiola a fare il grande passo. Il mondo del calcio attende con curiosità ogni sviluppo futuro, consapevole che l’arrivo di Guardiola sulla scena internazionale potrebbe segnare un nuovo capitolo nella storia della nazionale inglese.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,