Karate: il futuro campione si prepara a Jesolo

I giovani campioni del karate sbarcano a Jesolo - ©ANSA Photo

La città di Jesolo e i campionati mondiali giovanili di karate

La città di Jesolo si trasforma in un crocevia internazionale per il karate giovanile, ospitando per la prima volta in Italia i Campionati Mondiali Giovanili di Karate. L’evento si svolgerà al Palazzo del Turismo di Jesolo dal 9 al 13 ottobre, promettendo di essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati e gli atleti di questo sport.

Record e partecipazione internazionale

Organizzati dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (Fijlkam) e dal comitato locale Multisport Veneto, questi campionati hanno già stabilito due importanti record prima ancora del loro inizio: la partecipazione di 2000 giovani karateka da 113 nazioni differenti. Questo non solo dimostra la crescente popolarità del karate a livello giovanile, ma anche la capacità dell’Italia di attrarre un evento sportivo internazionale di tale calibro.

Innovazione e sostenibilità

I mondiali, che si tengono ogni due anni, sono dedicati alle categorie Under 21, Juniores e Cadetti, rappresentando il torneo giovanile più prestigioso sotto l’egida della World Karate Federation (Wkf). L’evento di quest’anno porta con sé diverse novità, in particolare l’attenzione verso l’ecosostenibilità. Per la prima volta, verrà utilizzato un tatami che è al 20% plastic-free. Inoltre, l’organizzazione ha optato per una mobilità totalmente elettrica e ha sostenuto il progetto di riforestazione di Lio Piccolo. Anche il merchandising, prodotto da Adidas, sarà completamente a impatto zero, sottolineando l’impegno degli organizzatori verso un evento eco-responsabile.

Inclusività e integrazione

Un’altra dimensione fondamentale di questi mondiali è l’inclusività. Già il 6 ottobre, prima dell’inizio ufficiale dei campionati, si è tenuta la Parakarate International Cup, un torneo satellite che ha visto la partecipazione di atleti con diverse disabilità. Questo evento è stato patrocinato dalla Regione e dal Comune di Venezia, e rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione totale del Parakarate nel panorama delle competizioni ufficiali.

Competizioni e aspettative della squadra italiana

Le competizioni inizieranno il 9 ottobre con le gare eliminatorie, che si protrarranno fino all’11 ottobre. Ogni giornata sarà dedicata a una differente classe d’età, seguendo l’ordine U21, Juniores e Cadetti. Le finali si svolgeranno durante il weekend, con le medaglie di bronzo e d’oro che verranno assegnate sabato e domenica.

La squadra italiana, che ha già ottenuto eccellenti risultati agli ultimi Mondiali Giovanili e a tutte le edizioni degli Europei Giovanili, si presenta con un team di 41 atleti. I giovani karateka italiani sono distribuiti tra le tre classi d’età e competono in due specialità, il kata e il kumite. Le aspettative sono alte e la speranza di conquistare medaglie è palpabile.

Promozione del karate e impatto su Jesolo

L’evento non solo metterà in mostra il talento e la dedizione dei giovani atleti, ma sarà anche un’occasione per promuovere il karate come disciplina che combina abilità fisiche, mentali e spirituali. Inoltre, sarà un momento di grande visibilità per Jesolo, confermando il suo ruolo di polo attrattivo per eventi sportivi internazionali e contribuendo ulteriormente alla sua reputazione turistica. L’intera manifestazione promette di essere un vibrante festival di sportività, inclusività e sostenibilità, elementi che definiscono il moderno spirito del karate.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Lavorare alla Gazzetta dello Sport è stato come entrare in un paese delle meraviglie sportive. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,