Juventus, la rivelazione lascia tutti senza parole: è accaduto durante la gara contro il Milan, retroscena shock
La Juventus non è andata oltre lo 0-0 contro il Milan a San Siro. Un punto che non ha certo reso felici i bianconeri che, in piena emergenza, hanno pensato soprattutto a non prenderle piuttosto che a provare a vincere la gara. poteva sicuramente fare di più il Milan, considerato come avesse la squadra quasi al completo ma anche i rossoneri non sono riusciti a fare ciò che dovevano.
Ne è nata quindi una gara noiosa, quasi avvilente dal punto di vista del gioco, nonostante si tratti di due delle formazioni più nobili del calcio italiano. Ed invece i problemi evidenti delle due formazioni sono emersi in tutto il loro fragore per entrambe le squadre che naturalmente sono attardate in classifica rispetto al gruppo di testa.
Più il Milan che la Juventus a dire il vero, con i bianconeri che possono contare su diversi alibi riconducibili alle assenze numerose che hanno costretto Thiago Motta a voli pindarici e calciatori fuori posizione.
Mancava completamente l’attacco in casa bianconera: assenze pesantissime, sia quella di Dusan Vlahovic – finito ko in Nazionale – che quella di Arek Milik, mai tornato a disposizione dall’infortunio di giugno. E così l’ex Bologna ha puntato su Teun Koopmeiners falso nueve per non dare punti di riferimento alla difesa rossonera e provare a sparigliare le carte.
Una scelta in controtendenza rispetto all’idea della vigilia, quando sembrava Weah destinato ad occupare quella posizione. Risultato? Una prestazione opaca, che più grigia non si può, semplicemente da peggiore in campo. L’ex Atalanta, costato 60 milioni di euro, fin dallo scorso settembre non è mai riuscito ad incidere ma sabato ha probabilmente toccato il fondo della sua breve – fin qui – esperienza juventina.
Ovviamente non sono mancate le critiche nei confronti del centrocampista che è atteso ad un cambio di passo deciso che possa trasformarlo in un calciatore determinante. Sabato, però, oltre al giocare fuori posizione aveva un altro alibi. Sembra infatti che abbia giocato nonostante una febbre di 38°C. Una decisione dell’olandese nel voler stringere i denti per rendersi disponibile al servizio della squadra in una situazione di grande emergenza.
E la temperatura corporea alterata ha evidentemente influito anche sulla sua prestazione, decisamente deludente. Un altro piccolo alibi in una stagione fin qui tutt’altro che eccelsa.
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