Juve vicina alla vittoria grazie a Gila, Motta tiene testa al Napoli: Lazio sconfitta con un uomo in meno

La Juventus riscopre il sapore della vittoria tra le mura amiche dello Stadium, in una serata che la catapulta in vetta alla classifica di Serie A, condividendo il primato con il Napoli. Una partita che si è decisa negli ultimi minuti grazie a un rocambolesco autogol di Gila all’85’, sancendo la sconfitta della Lazio, che ha dovuto affrontare gran parte del match in dieci uomini a causa dell’espulsione di Romagnoli al 25’ del primo tempo.

I bianconeri, guidati da Thiago Motta, entrano in campo con un atteggiamento determinato, nonostante le numerose assenze dovute a infortuni e squalifiche. L’allenatore schiera Douglas Luiz titolare, affidando a Yildiz e Cambiaso il compito di supportare l’attacco orchestrato da Vlahovic. Dall’altro lato, Baroni punta su un attacco dinamico con Isaksen, Dia e Zaccagni a supportare Castellanos.

La strategia della Juventus è chiara: mantenere il controllo del possesso palla, lasciando poche opportunità agli avversari. Tuttavia, la Lazio, attenta e aggressiva nel pressing, riesce a complicare la manovra bianconera, limitando le occasioni da gol. Una delle prime azioni pericolose arriva dai piedi di Thuram, che crea scompiglio con una brillante azione personale.

La svolta del match

La svolta del match si verifica poco prima della mezz’ora. Vlahovic si trasforma in uomo assist, servendo un pallone filtrante perfetto per Kalulu, che viene fermato fallosamente da Romagnoli poco prima di entrare in area. L’arbitro Sacchi, dopo una revisione al VAR, decide per l’espulsione del difensore laziale, lasciando la squadra di Baroni con un uomo in meno e assegnando una punizione alla Juventus, che però Vlahovic calcia alta sopra la traversa.

Con l’inferiorità numerica, Baroni è costretto a modificare l’assetto tattico della sua squadra, inserendo Patric al posto di Dia per rafforzare la difesa. Thiago Motta, dal canto suo, sprona i suoi a premere sull’acceleratore, ma la vera occasione del primo tempo arriva sui piedi di Federico Gatti, che non riesce a sfruttare un ottimo cross di Cambiaso.

Cambi strategici e intensificazione del gioco

Nella ripresa, la Juventus scende in campo con alcuni cambi strategici: Fagioli prende il posto di Locatelli, mentre Weah sostituisce Savona, con Cambiaso che arretra a terzino destro. Queste mosse aumentano la qualità del gioco bianconero, mentre nella Lazio inizia a farsi sentire la fatica. Vlahovic si avvicina al gol colpendo la traversa, seguito da un’incornata pericolosa di Douglas Luiz.

Baroni intuisce il calo fisico dei suoi e cerca di dare nuova linfa al centrocampo con un triplo cambio: Vecino, Castrovilli e Pedro entrano in campo, mentre Guendouzi, Isaksen e Zaccagni lasciano il posto. Thiago Motta, con poche opzioni a causa delle numerose defezioni, si affida al giovane talento Adzic, che fa il suo debutto assoluto con la maglia della Juventus.

L’episodio decisivo

I bianconeri intensificano la pressione, cercando di abbattere il muro difensivo eretto dalla Lazio. Diverse conclusioni dalla distanza, soprattutto da parte di Fagioli, mettono in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Alla fine, a cinque minuti dal termine, arriva l’episodio decisivo: un cross di Cabal viene deviato accidentalmente in rete da Gila, regalando la vittoria alla Juventus.

La serata si conclude con i bianconeri che festeggiano sotto la Curva, consapevoli di aver compiuto un passo importante in campionato, mentre la Lazio esce dal campo con l’amarezza di una sconfitta arrivata solo nei minuti finali, nonostante una prova di grande sacrificio. La Juventus, ora, guarda avanti con fiducia, sperando di mantenere il ritmo e la vetta della classifica.

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