Juve, Thiago Motta fin qui non è stato all’altezza: il rendimento dei bianconeri è deficitario ed il paragone è impietoso
La Juventus fatica a decollare. I bianconeri non riescono a trovare continuità e così nell’ultimo turno di campionato è arrivato solo un pari contro il Milan. Certo, un punto gudagnato dai bianconeri vista la situazione infortunati ma forse c’era la consapevolezza che qualcosa in più poteva essere fatta. Insomma, non benissimo da parte del club piemontese che ha già quattro punti di ritardo dalla capolita Napoli e tre dalle inseguitrici Inter, Atalanta, Lazio e Fiorentina.
La Juve è ora proiettata alla Champions League, alla gara contro l’Aston Villa con Thiago Motta che vuole conquistare bottino pieno per proseguire la corsa verso gli ottavi di finale. Poi sarà testa al campionato, sperando di recuperare almeno per la prossima settimana Dusan Vlahovic, un’assenza mostratasi pesantissima a San Siro sabato scorso, anche per una tangibile mancanza di alternative visto l’infortunio di Arek Milik.
Intanto i molti infortunati stanno rallentando il rendimento dei bianconeri che pure erano partiti a razzo in questo campionato. La difesa è ancora la migliore della Serie A ma l’attacco è sterile e punge poco. E qualche prima critica sta già piovendo sul capo di Motta.
Basti pensare che al momento i bianconeri sono sesti in classifica con 25 punti, una posizione non consona ai bianconeri che nella scorsa stagione hanno chiuso al terzo posto. E le statistiche iniziano anche ad evidenziare un rendimento non all’altezza da parte dell’ex allenatore del Bologna.
Con un rapido confronto rispetto alle prime stagioni in bianconero dei suoi predecessori, beh il dato è decisamente negativo. Thiago Motta, come detto, ha raccolto fin qui 25 punti con 21 gol segnati e solo sette incassati. La prima stagione di Antonio Conte (11/12) – subito scudettato ed attualmente capolista con il Napoli – vide i bianconeri con 29 punti dopo 13 giornate, 24 reti all’attivo e 10 incassate.
Ancora meglio Max Allegri, alla sua prima stagione in bianconero nel 14/15: ben 25 punti ottenuti con 30 gol segnati e cinque subiti. Un punto in più conquistato da Maurizio Sarri nel 2019/2020: 36 punti per il tecnico nativo di Bagnoli con 25 gol fatti e 12 subiti. Pirlo, nella stagione 2020/2021, invece, conquistò 27 punti nei primi 13 turni con 27 gol segnati e 14 subiti. Peggio di Motta solo l’Allegri bis nel 21/22: 21 punti per il livornese, 18 reti segnate e 16 subite.
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