Ivan Juric si presenta in conferenza stampa con la determinazione di un allenatore consapevole delle sfide che lo attendono e delle difficoltà che la sua squadra, la Roma, sta affrontando in questo periodo. Le parole di Juric sono dirette e cariche di sincerità, come se fosse il suo ultimo atto da tecnico giallorosso. A sole 24 ore dalla sfida contro il Bologna, il clima è teso e la pressione cresce, soprattutto dopo la notizia dell’assenza di Paulo Dybala. “Dybala non ci sarà, ha avvertito un problema in Belgio e ieri sentiva questo fastidietto”, annuncia il tecnico. La situazione di Dybala è preoccupante, considerando i numerosi infortuni che ha subito in passato. “Quando c’è quella sensazione, è meglio non rischiare”, aggiunge Juric, ponendo l’accento sulla necessità di proteggere il giocatore.
In un momento come questo, le scelte di formazione diventano cruciali. Juric fa riferimento anche a Lorenzo Pellegrini, il capitano della squadra, dicendo: “Su Pellegrini ci devo ancora pensare”. La sua incertezza riguardo alla presenza di Pellegrini in campo evidenzia le difficoltà che la Roma sta attraversando, sia a livello di infortuni che di forma fisica. Il clima di incertezza sembra pesare anche sul morale della squadra, e Juric non esita a riconoscere che non ha ancora trovato la soluzione ai problemi che affliggono il gruppo.
“Non è severo dirmi che non ho trovato la soluzione”, sottolinea, “ma dopo un po’ di no diventa una cosa che a me non piace”. Queste parole rivelano la frustrazione di un allenatore che, nonostante i momenti positivi, si trova a fare i conti con una squadra che sembra mancare di continuità e di concentrazione. Juric non cerca scuse e afferma: “Io non devo fare un passo indietro; se qualcuno non se la sente, lo dovrebbe fare qualcun altro”. È un messaggio chiaro, un invito alla responsabilità e alla coesione, elementi fondamentali per affrontare le sfide che stanno per arrivare.
Un altro tema toccato da Juric è il rapporto con la squadra. “Ci sono momenti in cui sento la fiducia anche nelle sconfitte, non ho finto dopo Verona”, dichiara, riferendosi a una prestazione che aveva mostrato segni di miglioramento. Tuttavia, lo stesso non si può dire per le partite recenti, in particolare quella contro il club belga: “Vedo mancanza di concentrazione, la squadra non è sul pezzo e così facendo non è la mia squadra”. Le sue parole rivelano una profonda preoccupazione per la mancanza di identità e carattere del gruppo. Juric non accetta passaggi superficiali e giocate improvvisate; desidera una squadra che giochi con intensità e lucidità.
Quando gli viene chiesto se il problema possa risiedere nella mentalità dei giocatori, Juric risponde con fermezza: “Non vedo in alcuni momenti la voglia di essere attaccati al risultato. E se non c’è questa cosa, non sei competitivo”. Per lui, la base del calcio è la volontà di combattere per il risultato, una qualità che sembra mancare in questo periodo. La frustrazione si fa sentire quando dice: “Quello che mi dà molto fastidio da allenatore e uomo è vedere che si può fare di più e non averlo sempre”.
Il tecnico croato affronta anche la questione di Mats Hummels, chiarendo che non ha mai avuto un litigio con lui e che lo considera un grande professionista. Tuttavia, ribadisce di dover fare le scelte giuste per il bene della squadra, e per questo motivo ha preferito schierare Cristante. “Stessa risposta posso dare sul fatto che preferisco Pisilli a Pellegrini”, continua, evidenziando la sua volontà di non nascondersi dietro a problemi esterni. La sua determinazione emerge chiaramente quando afferma che le scelte devono essere fatte in base a ciò che ritiene giusto per la squadra.
Infine, si sofferma sull’imminente sfida contro il Bologna e sull’allenatore avversario, sottolineando il valore di Italiano: “Fa un calcio rischioso, mi è sempre piaciuto”. La sfida che attende Juric e la sua Roma non sarà affatto semplice, ma la sua determinazione e il suo approccio diretto potrebbero essere la chiave per ritrovare la strada giusta. A prescindere dalle difficoltà attuali, il tecnico sembra pronto a lottare per il futuro della sua squadra, senza alcuna intenzione di fare passi indietro.
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