Rivoluzione in vista nel ciclismo dopo il 2023 che ha visto la Jumbo – Visma scrivere una storia unica e probabilmente irripetibile: 62 successi in stagione. La squadra ha vinto le tre grandi corse a tappe con altrettanti corridori. Si è portata a casa il Giro con Roglic, ha bissato nel Tour con Vingegaard e calato il tris con Kuus piazzando i tre sul podio. Insomma, un dominio assoluto e anche un grande controllo della difficile convivenza e concorrenza interna. Tutto, però potrebbe cambiare.
Rivoluzione: senza la Jumbo… si vola
A inizio stagione, un articolo de L’Equipe parlava di un budget vicino ai 30 milioni per la Jumbo, ma dall’Olanda lasciano intendere che presto gli investimenti potrebbero aumentare e alzare l’asticella a 50 milioni di euro. Una scelta per certi versi sorprendente, considerando che la sponsorizzazione della Jumbo termina nel 2024 ed è già certo che non continuerà. Tuttavia, la sensazione è che i corteggiatori non mancheranno, esattamente come l’ambizione. Elementi che potrebbero generare una minirivoluzione con conseguenze immediate nel rapporto di forza del ciclismo mondiale. Secondo quanto riportato dall’Olanda infatti, Jumbo-Visma e Soudal Quick-Step sarebbero in trattative per fondersi in un’unica super squadra per la prossima stagione.
Un dream team, per risolvere i problemi di entrambe
L’eventuale fusione genererebbe una supersquadra: basti pensare cosa sia possibile a un team in grado di schierare contemporaneamente Jonas Vingegaard, Primoz Roglic, Sepp Kuss, Remco Evenepoel, Julian Alaphilippe e Mikel Landa nella stessa squadra. La trattativa affonderebbe le radici subito dopo il Tour de France, quando il miliardario britannico Jim Ratcliffe è entrato nella trattativa per rilevare la Soudal Quick-Step. Dopo un incontro a Ginevra con il patron della squadra belga, sul tavolo è stata presa in considerazione la fusione con la squadra olandese. Fra l’altro rappresenterebbe la soluzione ideale per entrambi: la squadra belga risolverebbe i problemi legati alla faticosa ricerca di liquidi per la propria corazzata e gli olandesi assorbirebbero nel migliore dei modi l’addio della Jumbo. Resta da capire come gestire una dream team da 50 corridori con almeno sei galli da pollaio.
Un futuro che ridisegnerebbe equilibri e geopolitica del ciclismo
La futura squadra ridisegnerebbe equilibri e geopolitica del ciclismo. Avrebbe il nome Visma-Soudal o Soudal-Visma e sarebbe supervisionata da Patrick Lefevere, direttore generale di Soudal Quick-Step. L’idea sembra decollata per creare il definitivo duopolio: da una parte l’economia e la tradizione delle squadre occidentali, dall’altra la potenza degli Emirati Arabi, un punto di non ritorno nel panorama ciclistico internazionale oltre che una squadra davvero difficile da gestire. Quanto basta e avanza per mettere in serio imbarazzo anche l’UCI che, se l’accordo diventasse ufficiale, sarebbe poi anche chiamata a risolvere diverse questioni.