Jude Bellingham, il “gamechanger” del Real Madrid

L’inglese stupisce e lancia la sfida a Haaland e Mbappè per lo scettro di miglior calciatore del mondo

Enfant prodige, astro nascente, giovane fuoriclasse. Tre espressioni a dir poco superlative ma che appaiono quasi insufficienti se usate per descrivere l’inizio di stagione di Jude Bellingham.

Il centrocampista inglese, classe 2003, in estate è arrivato al Real Madrid alla corte di Re Carlo Ancelotti, accrescendo inevitabilmente le aspettative della tifoseria, non solo per il prezzo esorbitante di 103 milioni di euro ma anche per la speranza che il trasferimento nella capitale spagnola potesse essere il definitivo trampolino di lancio per una carriera da fenomeno.

Jude Bellingham esulta con la maglia del Real Madrid
Immagine | ANSA – wigglesport.it

Eppure le perplessità non mancavano, il fatto che un ragazzo di appena 20 anni potesse reggere la pressione che deriva dal giocare nel club più titolato al mondo, a fianco di due illustri compagni di reparto come Toni Kroos e Luka Modrić, non era in alcun modo scontato. Non solo, i tifosi madridisti erano scettici sul fatto che l’inglese potesse far dimenticare il rammarico derivante dal mancato rimpiazzo di quello che per anni era stato il simbolo del Real: Karim Benzema.

Ebbene, Jude Bellingham ci è riuscito, ha cancellato qualsiasi ombra di dubbio, da mesi ormai il calcio europeo ha occhi solo per lui e la prestazione di Napoli in occasione del secondo turno dei gironi di Champions ne è l’ennesima conferma. In pochi minuti, con un assist e un gol, ribalta il risultato fino a quel momento a favore dei partenopei, anche essi protagonisti di una prestazione degna di nota nonostante il risultato finale abbia visto il Real Madrid avere la meglio per 3 reti a 2.

Hey Jude, la carriera della stellina inglese

Nato a Stourbridge, West Midlands, il giovane Jude muove i primi passi nelle giovanili del Birmingham City, squadra che lo porta ad esordire in prima squadra a soli 15 anni.

Appena un anno dopo l’esordio vola in Germania, nel Borussia Dortmund, dove rimane per 3 stagioni e diventa capitano a soli 19 anni. La squadra tedesca è un passaggio fondamentale, permette a Bellingham di confrontarsi ai massimi livelli, gli da la possibilità di mettersi in mostra sul palcoscenico più importante in assoluto che è la Champions League. In tre anni colleziona 92 presenze, 12 gol e prestazioni che lo portano ad essere considerato uno dei più importanti “gamechanger”, ambito dalle squadre più importanti d’Europa.

Il 14 giugno 2023 viene acquistato dal Real Madrid: 6 gol nelle prime sette giornate di campionato più altri 2 nei primi due turni di Champions e 3 assist complessivi tra ‘liga’ spagnola e competizioni europee. Numeri che parlano da soli, numeri che non accennano a fermarsi e che portano l’inglese a contendersi, nei prossimi anni, lo scettro di miglior calciatore del mondo insieme con Kylian Mbappé ed Erling Haaland.

Non si può prevedere il futuro e quali saranno i successivi passi di questo giovane prodigio. Sarà in grado di stupirci ancora? Vent’anni d’altronde sono un’età delicata, gli errori si possono pagare cari, basta poco per passare da promessa a talento sprecato e gli esempi in questo senso non mancano, soprattutto se parliamo di calcio.

Nonostante questo, il suo allenatore non sembra preoccupato, anzi, “non sono sicuro abbia vent’anni” ha detto Ancelotti, sottolineando non solamente la sua maturità tecnica ma anche quella mentale, quella mentalità che fino ad ora lo ha portato a non sbagliare neanche un colpo.

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