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Jovic si sottopone a intervento per pubalgia: attesa lunga fino al 2025

Luka Jovic, attaccante del Milan, ha recentemente affrontato un intervento chirurgico per risolvere i problemi di pubalgia che lo affliggono da inizio ottobre. L’operazione si è svolta a Belgrado, sotto le mani esperte del dottor Zarko Vuckovic, con la supervisione di un medico del club rossonero. Questo intervento si è reso necessario per rinforzare il canale inguinale sinistro, un problema che ha limitato notevolmente le sue prestazioni in campo.

Il Milan ha stimato un periodo di recupero di circa quattro settimane per Jovic. Tuttavia, le notizie non sono incoraggianti per i tifosi e per il club, poiché ciò significa che l’attaccante non tornerà in campo fino al 2025. Questo è un duro colpo per il Milan, particolarmente in un periodo in cui la squadra sta cercando di rafforzare la propria posizione in campionato e nelle competizioni europee.

la situazione attuale di jovic

Jovic ha avuto una stagione deludente, fortemente condizionata dagli infortuni. Nella scorsa stagione, aveva dimostrato di avere un impatto significativo con nove gol in campionato, ma quest’anno le cose sono andate diversamente. Il Milan ha deciso di investire in nuovi attaccanti, ingaggiando Alvaro Morata come sostituto di Olivier Giroud e Tammy Abraham, il che ha ulteriormente ridotto il tempo di gioco di Jovic. Questo ha portato a una situazione in cui Jovic si trova a dover competere non solo per un posto da titolare, ma anche per il ruolo di prima alternativa nel reparto offensivo.

il percorso di recupero

Il calvario di Jovic è iniziato il 5 agosto, quando ha subito un sovraccarico nella zona pubica. Nonostante un tentativo di recupero, che lo ha visto tornare in campo per giocare con la nazionale serba il 12 e 15 ottobre, il suo rientro a Milanello non ha portato i risultati sperati. La sua condizione fisica è deteriorata ulteriormente, al punto che durante la sosta di novembre ha dovuto sottoporsi a nuove visite mediche, questa volta con i medici della nazionale serba. Tuttavia, non ha fatto parte del gruppo di Stojkovic, indicando chiaramente che i problemi fisici erano più gravi del previsto.

Finora, il bilancio di Jovic nella stagione in corso è stato piuttosto deludente:

  1. 78 minuti di gioco divisi in tre partite.
  2. Giocato solo da titolare nella prima di campionato contro il Torino.
  3. Senza segnare nemmeno un gol.

Questo è un’evidente regressione rispetto alla stagione precedente, dove era riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nella rosa.

considerazioni finali

L’operazione di Jovic ha riacceso i riflettori sulla gestione degli infortuni nel calcio moderno, un tema sempre più discusso tra tifosi e addetti ai lavori. La pubalgia è una problematica che colpisce molti atleti, e la necessità di affrontare un intervento chirurgico per risolvere il problema evidenzia quanto sia delicato il recupero fisico. Il Milan, come molti altri club, dovrà ora gestire con attenzione il suo recupero, sperando che al termine del periodo di riabilitazione Jovic possa tornare in forma e contribuire al successo della squadra.

Nel frattempo, il club rossonero continuerà a cercare di mantenere alte le proprie ambizioni in campionato e nelle coppe, con un attacco che dovrà adattarsi alla mancanza di Jovic. La presenza di Morata e Abraham dovrebbe garantire una certa solidità offensiva, ma resta da vedere come il Milan affronterà il periodo di assenza dell’attaccante serbo. La gestione delle risorse umane e la capacità di mantenere alta la competitività saranno cruciali per affrontare i prossimi mesi.

In conclusione, il futuro di Luka Jovic al Milan è ora avvolto nell’incertezza. Con un intervento chirurgico alle spalle e un lungo recupero davanti, la sua posizione nella squadra e il suo ruolo come attaccante di punta saranno messi alla prova. Il Milan, dal canto suo, dovrà adattarsi a un nuovo scenario e continuare a lavorare per costruire una squadra competitiva, sperando che Jovic possa tornare al più presto in campo per dimostrare il suo valore.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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