Jannik Sinner è, in questo momento e numeri alla mano, il miglior tennista italiano. Deve, però, fare i conti con molte critiche, legate soprattutto alla sua assenza nell’ultima Coppa Davis.
Il girone di qualificazione alle fasi finali della Coppa Davis si è concluso ormai da qualche giorno. Un girone che, al netto delle difficoltà, ha consegnato all’Italia l’accesso alla fase ad eliminazione diretta che si svolgerà a Malaga dal 21 al 26 novembre. Nonostante il risultato positivo, per gli azzurri non si è di certo trattato di un appuntamento privo di polemiche. In apertura, lo scontro tra Volandri e Fognini per la mancata convocazione di quest’ultimo. Poi l’assenza di Sinner, che ha preferito riposarsi e rimettersi in forma. Un’assenza che, unita a quella di Berrettini per infortunio, ha privato l’Italia dei suoi due migliori tennisti e che ha messo Sinner nell’occhio del ciclone.
Il primo a puntare il dito contro Sinner è stato Panatta, uno dei simboli del tennis italiano. “Andiamo a Malaga, purtroppo non da primi del girone e quindi saremo nella stessa parte del tabellone della Serbia di Novak Djokovic. Lui è andato a giocare a Valencia, dando una bella lezione a Sinner e ad Alcaraz. Sarà un brutto cliente. Se fossi il capitano, chiamerei Sinner? Sì, perché il capitano ha il dovere di chiamare i più forti, poi se i più forti non vogliono venire a giocare si prendono le loro responsabilità. Sono sicuro comunque che a Malaga ci sarà“, disse a margine della qualificazione.
A rincarare la dose ci ha pensato, invece, SportWeek. Il settimanale diretto da Pier Bergonzi è tornato sul tema Sinner in un pezzo scritto proprio dallo stesso Bergonzi, che non ci è andato giù troppo leggero. “Perdi qualche sessione di allenamento, ma cresci umanamente e magari trovi le risorse per vincere quel punto decisivo in fondo al labirinto di un quinto set – si legge – Non ci piace un tennis fatto solo di allenamenti ossessivi e di calcoli per salire i gradini del ranking“. E ancora: “Sinner è un talento assoluto del nostro sport, il giorno in cui imparerà a restituire al tennis un po’ di quello che ha ricevuto potrà diventare un grande campione“. Parole dure, che confermano come la scelta di Sinner di non partecipare alla Coppa Davis non sia piaciuta a molti.
A contribuire a questo clima ostile c’è anche un precedente. Sinner, nel 2021, aveva, infatti, deciso di non partecipare alle Olimpiadi. Stava attraversando un momento complesso e aveva preferito concentrarsi su di sé e provare a tornare ai massimi livelli. “Non è stata una decisione facile da prendere ma ho deciso di non partecipare ai Giochi Olimpici quest’anno – aveva detto all’epoca – Rappresentare il mio paese è un privilegio ed un onore e spero di poterlo fare per tanti anni. La decisione è stata dettata dal fatto che non ho giocato il mio miglior tennis durante gli ultimi tornei e devo concentrare sulla mia crescita. Ho bisogno di questo tempo per lavorare sul mio gioco, il mio obbiettivo è diventare un miglior giocatore in campo e fuori. Sono pronto a mettermi ancora di più in gioco con l’obbiettivo di migliorare. Sono sincero con voi e spero che potrete capire il mio ragionamento dietro a questa decisione. Sento che questa sia la scelta migliore per il mio futuro“.
Già allora, però, la sua decisione aveva trovato parecchie critiche. Su tutti, si era schierato contro la scelta di Sinner un altro simbolo del tennis italiano, Corrado Barazzutti: “Fa impressione vedere Djokovic 34 anni entusiasta di partecipare alle Olimpiadi. Dispiace vedere Jannik Sinner 20 anni mortificare la più alta competizione mondiale come valori. Alla quale nessun atleta senza problemi fisici rinuncerebbe per niente al mondo. Soprattutto alla prima partecipazione. Sinner ha già rinunciato due volte alla Coppa Davis. Evidentemente se non si crede in certi valori se non valgono certi principi tutto sommato meglio stare a casa. Peccato per Jannik mai fu fatta scelta più sbagliata“.
E a Malaga Sinner ci sarà? Volandri nei giorni scorsi si è detto ottimista: “Jannik ci ha scritto ogni giorno, ci ha chiamato davvero sempre. Lui vuole essere assolutamente a Malaga e sono sicuro che ci sarà“.
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