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Jacobs costretto a saltare la gara di New York per l’influenza

Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri di Tokyo 2020, non parteciperà ai Millrose Games, uno dei meeting di atletica leggera più prestigiosi al mondo, che si tengono oggi a New York. La notizia è stata comunicata dallo staff del velocista italiano, che ha rivelato come Jacobs sia stato colpito da uno stato influenzale subito dopo il suo arrivo nella Grande Mela. Le sue condizioni di salute sono peggiorate nelle ultime ore, impedendogli di partecipare alla competizione.

L’importanza dei Millrose Games

I Millrose Games, che si tengono ogni anno al Madison Square Garden, rappresentano un’importante tappa del circuito di atletica indoor e attraggono i migliori atleti del mondo. Per Jacobs, che ha già iniziato la sua stagione al coperto con un tempo di 6″63 a Boston, questo evento rappresentava un’importante opportunità per testare la sua forma fisica e competere con avversari di alto livello. La sua assenza è quindi un grande rammarico non solo per lui, ma anche per i numerosi fan che lo seguono con passione.

Jacobs ha espresso il suo dispiacere tramite un post su Instagram, dichiarando: “Appena arrivato a New York mi è venuta la febbre e invece di migliorare, la situazione è peggiorata”. L’atleta ha sottolineato l’importanza della salute prima di qualsiasi competizione, affermando che il suo obiettivo principale ora è quello di recuperare al meglio.

Un atleta di successo

Jacobs, che ha conquistato l’oro olimpico nei 100 metri a Tokyo con un tempo di 9″80, è diventato una figura di spicco nel panorama dell’atletica leggera mondiale. La sua carriera è stata segnata da successi straordinari, ma anche da infortuni e imprevisti. Negli ultimi mesi, il velocista ha lavorato intensamente per prepararsi alla nuova stagione, puntando a confermare il suo status di campione e a migliorare i propri record personali.

Il meeting di New York sarebbe stato un’opportunità perfetta per misurarsi con alcuni dei più forti sprinter, tra cui:

  1. Christian Coleman – Medaglia d’oro nei 60 metri ai Mondiali di atletica del 2019.
  2. Marvin Bracy – Altro atleta di punta in questa disciplina.

L’assenza di Jacobs rappresenta un colpo non solo per lui, ma anche per l’intero evento, che perde uno dei suoi protagonisti più attesi.

Le sfide future

Il 2023 si preannunciava come un anno di grande rilancio per Jacobs, dopo un 2022 che non è andato come sperato. L’atleta ha affrontato diversi problemi fisici e ha faticato a trovare la continuità necessaria per esprimere il suo potenziale. Tuttavia, il suo esordio a Boston, dove ha ottenuto un tempo di tutto rispetto, aveva fatto ben sperare per il prosieguo della stagione.

La situazione attuale potrebbe avere ripercussioni sul suo programma di gare future. Jacobs dovrà seguire un attento percorso di recupero per assicurarsi di tornare in piena forma. Gli allenatori e lo staff medico stanno monitorando da vicino la sua condizione, e non è escluso che possa saltare anche altre competizioni se non dovesse sentirsi al meglio.

L’atletica leggera, come molti sport, è caratterizzata da alti e bassi, e la carriera di un atleta è spesso influenzata da fattori esterni come infortuni e malattie. Jacobs è consapevole di questo e ha sempre dimostrato di avere una grande resilienza. La speranza è che questa pausa forzata non comprometta il suo percorso di avvicinamento ai grandi appuntamenti della stagione.

Il sogno di difendere il titolo olimpico a Parigi 2024 è ancora vivo, ma per realizzarlo, Jacobs dovrà affrontare non solo i suoi avversari, ma anche le sfide fisiche e mentali che ogni atleta deve affrontare. La sua determinazione è nota e, nonostante questo imprevisto, è probabile che torni più forte di prima.

Nel frattempo, gli appassionati di atletica e i fan di Jacobs potranno continuare a seguirlo attraverso i suoi canali social, dove l’atleta condivide aggiornamenti e momenti della sua vita quotidiana. Sarà interessante osservare come si evolverà la sua situazione nei prossimi giorni e quali saranno i suoi prossimi obiettivi, una volta superata questa fase di malessere.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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