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Italia U21, dominio svanito: pareggio contro la Francia nonostante Casadei e Ambrosino

La crescita dell’italia under 21

L’Italia Under 21 ha dimostrato di avere una formazione competitiva e ben organizzata, capace di mettere in difficoltà anche una squadra di alto livello come la Francia. Nell’amichevole giocata di recente, gli azzurrini sono stati protagonisti di un match che ha messo in evidenza la loro crescita e il potenziale di molti giovani talenti, nonostante il risultato finale di parità. La partita ha visto l’Italia prendere il comando per gran parte del tempo, grazie a un gioco collettivo fluido e a momenti di grande qualità individuale.

Le scelte del tecnico

Il tecnico Nunziata ha dovuto fare a meno di alcuni giocatori chiave come Baldanzi e Zanotti, rinunciando anche a Pio Esposito per questa sfida. In attacco, la scelta è ricaduta su Ambrosino, supportato da Volpato e Gnonto, mentre il trio di centrocampo era composto da Casadei, Prati e Ndour. Dall’altra parte, la Francia si è presentata con un modulo 3-4-1-2 inedito, con Cherki a fare da fulcro offensivo, sostenuto da Tchaouna e Kalimuendo.

La dinamica della partita

I primi minuti di gioco hanno visto una Francia aggressiva, con Cherki che ha subito creato pericoli per la difesa italiana. Un calcio di punizione del fantasista del Lione, all’10’, ha messo alla prova il portiere Desplanches, che ha dovuto intervenire per deviare in angolo. Tuttavia, l’Italia ha trovato presto il ritmo giusto, iniziando a manovrare con efficacia a centrocampo e prendendo possesso della metà campo avversaria. La prima grande occasione per gli azzurrini è arrivata al 16′, quando un’azione corale ha portato al primo gol. Casadei ha avviato l’azione, servendo Ndour, che ha sviluppato il gioco a sinistra per Ruggeri. Grazie a due passaggi verticali tra Gnonto e Ndour, Ambrosino ha potuto realizzare un tacco che ha permesso a Casadei di inserirsi e segnare, portando l’Italia in vantaggio.

La reazione della francia

Dopo il gol, gli azzurrini hanno acquisito ulteriore fiducia, allungando le linee e mostrando una buona organizzazione difensiva. La Francia, costretta a dipendere dalle giocate di Cherki, ha faticato a trovare spazi, mentre l’Italia ha continuato a creare occasioni. Il secondo gol è arrivato al 44′, con Ambrosino che ha sfruttato un ottimo assist di Volpato, chiudendo un primo tempo in cui l’Italia ha dominato.

Un secondo tempo intenso

La ripresa è iniziata con l’Italia ancora in controllo, ma un’improvvisa reazione della Francia ha cambiato le sorti della partita. Cherki, sempre più decisivo, ha accorciato le distanze al 13′ con un gol in solitaria sul secondo palo, sfruttando un cross basso di Sildillia. Questo gol ha dato nuova vita ai Bleus, che hanno iniziato a spingere con maggiore insistenza. Al 20′, Cherki ha creato un’azione da manuale, servendo Atangana con un filtrante che ha colto di sorpresa la difesa italiana, portando il punteggio sul 2-2.

La determinazione degli azzurrini

Nonostante l’incredibile rimonta francese, l’Italia ha mantenuto la calma e ha continuato a giocare con determinazione. I cambi effettuati da Nunziata, tra cui l’ingresso di Pio Esposito e Fabbian, hanno portato freschezza alla squadra. Gli azzurrini hanno avuto l’opportunità di ritornare in vantaggio, ma le occasioni create nel finale non si sono concretizzate. L’azione più promettente è stata avviata da un recupero palla di Ndour, che ha innescato un contropiede concluso da un tiro di Fabbian, bloccato dal portiere avversario.

Un segnale positivo per il futuro

Questa amichevole ha dimostrato come l’Italia Under 21 possa competere ai massimi livelli, nonostante le assenze e le difficoltà incontrate nel secondo tempo. La capacità di resistere alle pressioni e di creare occasioni da gol è un segnale positivo per il futuro, mostrando un gruppo di giovani talenti che potrebbero rappresentare la nazionale maggiore nel prossimo futuro. La prestazione contro la Francia non è solo un risultato, ma un passo importante nel percorso di crescita di questi giovani calciatori, che hanno già dimostrato di avere le qualità per affrontare sfide di alto calibro.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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